Nazionale, i 110 anni della maglia azzurra: storia e curiosità

La maglia azzurra della Nazionale di calcio compie 110 anni: le curiosità e la storia di questa meravigliosa divisa che accompagna le imprese sportive dell’Italia. 

Indossare la maglia azzurra è un privilegio. E’ per pochi eletti. E’ per coloro che davvero meritano di rappresentare un’intero popolo in un determinato momento della propria carriera sportiva. Nel corso degli anni sono state fatte tante imprese da centinaia e centinaia di atleti diversi, di qualunque sport. Tutti indossando la divisa azzurra, quella che contraddistingue l’Italia.

Il colore tipico della maglia o delle divise lo si deve alla Nazionale di calcio. Con più precisione, quell’azzurro fa riferimento alla Casa Savoia, la famiglia regnante in Italia dall’Unità alla nascita della Repubblica.

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La maglia azzurra festeggia 110 anni: come nacque il colore dell’Italia

Il debutto della maglia azzurra: 110 anni fa in Italia-Ungheria

Il 6 gennaio 1911, a Milano si disputò un match tra Italia e Ungheria. Una data storica poiché contro i magiari la Federazione decise di scendere in campo per la prima volta con una maglia azzurra, che rappresentava il colore dei Savoia, i regnanti d’Italia. Sul petto fu cucito lo stemma sabauda, uno scudo rosso con la croce bianca, sempre simbolo della Casa dei reali. Prima di allora si disputarono solo due partite, entrambe con la divisa bianca. Il debutto dell’azzurro non fu incoraggiante. Infatti, in quell’occasione l’Italia perse 1-0, sbattendo contro la superiorità dell’Ungheria.

La formazione della Nazionale italiana al Mondiale del 1934 (GettyImages)

Sono passati esattamente 110 anni da quella partita, e quel colore non è scomparso. L’azzurro Savoia contraddistingue gli atleti italiani, di qualsiasi sport, specialmente quelli della Nazionale di calcio, che sono soprannominati appunto gli “Azzurri”.

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Le divise dell’Italia hanno subito cambiamenti, talvolta anche di colore. Per esempio, durante l’epoca fascista, debuttò la maglia nera, poi mai più utilizzata dopo la morte di Mussolini e la caduta del fascismo. Quella bianca, invece, è considerata da sempre la seconda del kit della Nazionale. In generale l’azzurro è rimasto, magari con qualche tonalità più scura e talvolta più chiara. Ora, l’Italia si appresta a disputare l’Europeo con una maglia che celebra il periodo del Rinascimento. Addirittura, la terza divisa di gioco della formazione del CT Mancini è verde. Tuttavia, centodieci anni dopo, l’azzurro ha ancora voglia di essere assoluto protagonista e primeggiare in Europa e nel Mondo.

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