Granada, l’Europa League per sognare: nessuno ferma Martinez e i suoi

Il Granada è ai quarti di Europa League, riuscendo a compiere un cammino insperato in questa stagione.

L’Europa League come ogni anno ci regala sempre delle sorprese, anche in questa anomala stagione, è stato così. Accantonando l’impresa della Dinamo Zagabria, a svettare è il Granada, squadra spagnola che 2 anni fa era in seconda divisione.

Gli uomini di Diego Martinez, sono partiti ad lontano in questa Europa League, sin dai preliminari. Per arrivare ai gironi, hanno eliminato Teute, Locomotive Tblisi e Malmo. Nella fase a gruppi, poi, il Granada è arrivato in seconda posizione alle spalle del PSV.

Come sappiamo, poi, gli spagnoli si sono scontrati contro il Napoli di Gattuso. Questo ultimo, però, attraversa ancora un periodo di crisi e è uscito sconfitto con troppa facilità dai giocatori di Martinez. Successivamente, è toccato al Molde farne le spese, e quindi ecco che il Granada è arrivato ai quarti di Europa League.

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Granada, una storia incredibile

soldado granada
Roberto Soldado giocatore del Granada (Getty Images)

Il Granada ha una storia incredibile alle spalle. Di proprietà della famiglia Pozzo, la stessa dell’Udinese e del Watford, dal 2009 al 2016, la squadra non è mai retrocessa dalla Liga in seconda divisione, riuscendo sempre a lottare e a salvarsi.

Nel 2016, c’è stata la vendita a un gruppo cinese comandato da Jang Lizhang. Immediatamente, il Granada cadde in Segunda Division, ma nel 19/20 riesce a a risalire nella massima serie spagnola. Addirittura, nella stagione seguente, la squadra arriva al 7o posto in campionato, qualificandosi all’Europa League.

Oggi, quindi, il Granada con le sue prestazioni nelle coppe europee, sta rendendo più importante la propria storia. Merito dell’allenatore Diego Martinez, e del gruppo di giocatori messo in piedi, con i vecchi Soldado e Gonalons a guidare i più giovani.

Per il Granada, dunque, l’Europa League prosegue, e adesso che è giunta ai quarti, non vorrà di certo fermarsi sul più bello. Chiaramente, il difficile arriva ora per gli spagnoli, ma con la caparbietà, l’unità e la forza mostrata nei turni precedenti, tutto è possibile.

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