Gigi Buffon squalificato per bestemmia: out per il derby

La Corte d’Appello federale ha squalificato Gigi Buffon per bestemmia nel corso della gara tra la Juventus ed il Parma. Fuori per il derby

Alla fine è successo, Gigi Buffon è stato squalificato per la bestemmia in occasione della gara di campionato dello scorso dicembre tra Parma e Juventus. Un turno di squalifica per l’ex portiere della Nazionale che gli costerà la possibilità di giocare il prossimo derby della Molte tra Juventus e Torino. La Corte d’Appello Federale, non ha avuto dubbi quindi, e per il portiere campione del mondo con l’Italia nel 2006 è scattata la sospensione per un turno.

Proprio in questi giorni la questione Buffon è salita alle cronache per la questione ritiro. Non è ancora chiaro se il 43enne, appena squalificato per aver bestemmiato in campo, a fine stagione appenderà gli scarpini al chiodo oppure continuerà la propria carriera in un’altra squadra. Si era parlato di Parma, un vecchio amore mai tramontato, ma anche di una big. Il futuro è ancora incerto quindi per Gigi Buffon, che di smettere di giocare al calcio proprio non vuole saperne.

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Gigi Buffon squalificato: l’episodio di Serse Cosmi che ha fatto molto discutere

Serse Cosmi
Serse Cosmi (GettyImages)

Qualche settimana fa, stessa sorte di Gigi Buffon era capitata a Serse Cosmi, vulcanico allenatore del Crotone. Il tecnico, anche lui squalificato per una presunta bestemmia, non le mandò a dire al sistema che prevede questo tipo di misure punitive. Secondo Cosmi, consapevole magari di aver esagerato dalla panchina a frasi non proprio carine, non sarebbe giusto squalificare chi bestemmia, perchè tutto sommato siamo in un paese laico.

L’ex tecnico tra gli altri di Perugia, Trapani e Palermo squalificato cosi come Gigi Buffon per aver bestemmiato in campo, non le ha certo mandate a dire a chi regola determinate dinamiche, a chi controlla il presunto decoro sui campi di calcio. Siamo in uno stato laico, aveva ribadito, quindi, in poche parole, bestemmiare sarà anche sbagliato ma dovrebbe essere consentito, non di certo punito con una squalifica.

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