Rivoluzione Mourinho: ecco come sarà la sua Roma

Mourinho è il nuovo allenatore della Roma: dai moduli al mercato, ecco come potrebbe giocare la squadra giallorossa guidata dallo Special One.

José Mourinho è il nuovo allenatore della Roma. Il 4 maggio la società giallorossa ha annunciato l’arrivo sulla propria panchina del tecnico portoghese, ex tra le altre di Inter e Real Madrid. Una notizia clamorosa, data la portata del personaggio, un allenatore da 25 titoli in carriera.

Nonostante le difficoltà di classifica, e anche quelle societarie, la Roma dei Friedkin sembra dunque puntare, almeno sulla carta, a un grande rilancio già dalla prossima stagione. Ma come sarà la squadra di Mourinho? Molto dipenderà dal mercato. Tuttavia, ci sono già ipotesi su una possibile rivoluzione tattica e, soprattutto, di mentalità.

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La Roma di Mourinho: fisicità e attenzione alla fase difensiva

Roma di Mourinho
Roma (fonte foto Getty Images)

Diventato famoso a livello continentale con il 4-3-1-2 ai tempi del Porto, in quella favolosa epopea conclusa con due campionati e una leggendaria Champions League messa in bacheca, nel corso della sua carriera José è passato per un periodo al 4-3-3, diventando però davvero grande, dall’Inter in poi, con un 4-2-3-1 molto moderno, fisico e votato all’ossessiva ricerca di ampiezza e profondità. Il tutto, con un’attenzione maniacale alla fase di non possesso.

Idee di gioco che si discostano dal recente passato giallorosso, con un Fonseca che ha puntato fin dall’inizio su un calcio offensivo e arioso. E in questo senso l’arrivo di Mou è davvero rivoluzionario, pronto a trasformare del tutto la mentalità non solo di una squadra, ma di un intero ambiente.

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Per quanto riguarda la rosa, l’arrivo di Mourinho sta facendo sognare i tifosi capitolini. Un nome come quello dello Special One porta infatti alla mente squadre piene di top player. Analizzando l’attuale squadra, è quasi certo l’arrivo di un portiere più affidabile tra i pali, vista la stagione deludente di Pau Lopez e Mirante. Il pacchetto difensivo, così come quello degli esterni, potrebbe essere confermato, escludendo le uscite di non titolari quali Fazio, Juan Jesus e Bruno Peres. Tra l’altro, alla Roma Mou ritroverà Smalling, già allenato allo United.

Un innesto di mercato importante potrebbe arrivare in mediana, dove per il 4-2-3-1 tra gli uomini già presenti l’unico veramente adatto al calcio di Mourinho sembrerebbe Veretout, magari affiancato da Cristante. Da capire quale futuro potranno avere i vari Diawara e Villar. Sulla trequarti non è improbabile un innesto di qualità e talento, anche per dare un cambio a Pedro, giocatore su cui non si può costruire un progetto per ovvie ragioni anagrafiche. Discorso differente per Mkhitaryan, Pellegrini e Zaniolo, pronti a diventare il perno anche di questa nuova Roma di Mourinho.

E l’attacco? Resta vivo il rebus Dzeko. Riuscirà lo Special One a convincerlo a restare ancora in giallorosso? Al momento nessuna soluzione è esclusa. Ma se alla fine il bosniaco lascerà davvero la Capitale, sarà quasi certamente rimpiazzato da un bomber in grado di non far rimpiangere i suoi 118 gol. E questa è forse la garanzia che maggiormente fa sognare i tifosi, già proiettati verso un ritorno tra le Big del calcio italiano.

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