Juventus, un rischio dopo l’altro: la trappola del Sassuolo

Juventus all’esame Sassuolo in un Mapei stadium che può diventare una tagliola per le ambizioni Champions League della squadra di Andrea Pirlo.

La Juventus stasera nell’infrasettimanale contro il Sassuolo dovrà alzare bene la guardia, contro una squadra che gioca un calcio libero, soprattutto dai pensieri. Perché mai come ora, ci arrivano con uno stato d’animo ben diverso le due squadre in campo. La Juventus ha l’ansia di chi non può fallire nemmeno l’obiettivo minimo, guardando gli altri esultare per il suo habitat naturale dello scudetto. Il Sassuolo, invece, arriva da una buona striscia di risultati e ha l’unica sua preoccupazione per il futuro in panchina. Le voci sulla lontananza di De Zerbi persistono, il Sassuolo si è già cautelato e, con ogni probabilità, il suo erede sarà Italiano o ritornerà Di Francesco.

In campo, dunque, con missioni diverse, alla Juventus serviranno necessariamente i tre punti in un campo non sempre facile, che nasconde spesso delle insidie. Guardando in positivo per i bianconeri, l’ultimo successo in questo stadio è coinciso con un trionfo, ovvero quello della Supercoppa Italiana. Conquistata a discapito del Napoli, un 2-0 molto concitato dove l’errore marchiano è stato il penalty fallito da Insigne. E, guardando al prossimo futuro, la stessa squadra di Ronaldo dovrà giocare la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Con annessi rischi contro i bergamaschi, che hanno spesso utilizzato questo impianto come casa propria, anche in Europa League.

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I precedenti e la flessione

Dybala in esultanza - Getty Images
Tre gol per Dybala nel 2017 contro il Sassuolo – Getty Images

La Juventus sul terreno del Sassuolo ha giocato partite con vari stati d’animo, partendo dalla sfida del 2014 con un primo pareggio conquistato a Reggio Emilia, in un botta e risposta tra Zaza e Pogba. Cosa ben diversa da quanto accadde nell’autunno 2015, la vittoria degli emiliani con il calcio di punizione di Sansone fu una sorta di bomba a orologeria.

Fu una gara che aprì gli occhi, dalla battuta di Buffon sulle figure pellegrine alla Juve che aveva una decina di punti di distacco dal primato. Da lì in poi, la Juventus diventò un carrarmato andandosi poi a prendere lo scudetto del 2016 in rimonta. Seguirono poi altre due vittorie, soprattutto quella del settembre 2017 è da rilevare.

Segnò una tripletta Paulo Dybala, nel momento forse di massima forma, con tre marcature una più bella dell’altra. Un’altra vittoria è stata raggiunta dai bianconeri nel 2019 con un secco 3-0 e poi un pareggio spettacolare nel luglio scorso. Un 3-3 che fu divertente per gli amanti dello show, meno per i tifosi bianconeri che assistettero, probabilmente, al primo segnale del futuro crollo sarriano.

Stasera, quindi, occhio alle difese. Il Sassuolo segna con buona frequenza, ma in difesa non è di certo una copia del muro di Berlino. E forse possiamo dire questo pure della Juventus…

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