Cannonieri europei in vista: per il record o per la gloria?

Il viaggio dei cannonieri europei ci riporta a protagonisti recenti soprattutto. Chi infrangerà nuovi record per la competizione continentale?

La storia dei cannonieri europei è ricca soprattutto nel periodo recente. Dei primatisti, molti sono volti noti, alcuni hanno giocato in italiano e, soprattutto, tanti attaccanti sono stati i protagonisti del terzo millennio. Un po’ per l’allargamento delle partite e delle rose, un po’ anche per la naturale predisposizione al gol nei gironi di qualificazione. È innegabile come molti record vanno visti nella misura giusta, in tanti hanno segnato solo contro avversari abbordabili.

Non è così per Michel Platini, che a nove reti, insieme a Cristiano Ronaldo, detiene il record dei cannonieri europei. E fu protagonista nel 1984, quando portò da solo la Francia al trionfo europeo. Era il Platini più in forma di sempre, aveva appena vinto il campionato con la Juventus e si ripetette con la maglia dei blues. Gol impossibile, magie e capacità di visione che ancora in molti sognano di rivedere in campo. Le Roi, dunque, mantiene il record quasi stoicamente, ben sapendo come Cristiano Ronaldo già dai prossimi giorni potrà staccarlo in definitiva.

All’asso portoghese manca giusto un gol per diventare il re dei cannonieri europei. Un altro record per il cannibale in materia, sinora ha realizzato nove marcature nelle sue partecipazioni con il Portogallo, che dovrà difendere il titolo.

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La situazione europea gol dopo gol

Ibrahimovic - Getty Images
Ibrahimovic non avanzerà tra i cannonieri europei, rimanendo fermo a sei gol – Getty Images

Dopo la coppia formata da Platini e Ronaldo, ci sono altri attaccanti importanti del nostro panorama calcistico. A sette reti c’è chi l’Italia l’ha solamente sfiorata in una fake news, ovvero Alan Shearer, che per un’estate fece vagamente sognare i tifosi del Genoa. L’inglese è sul podio, sette i gol realizzati con la sua nazionale, le prestazioni dei suoi compagni non furono però eccellenti, o almeno ai suoi livelli.

A quota sei gol c’è un miscuglio di talenti, rapaci del gol ma anche gente che si trova lì quasi per caso. Non è il caso della coppia francese composta da Griezmann e da Henry. Il “Piccolo diavolo” è l’esponente moderno della Francia tornata a vincere, l’ex meteora juventina la continuità con un passato altrettanto glorioso.

Pensando a Shearer, il suo erede Rooney ha chiuso con sei reti. Un bottino interessante, considerando che qualche gara l’ha anche saltata per squalifica. Per l’Olanda il portabandiera è Kluivert…senior. In Italia passò dal Milan, fece decisamente meglio con il Barcellona e da tulipano – più che altro – fu protagonista in negativo contro la nostra nazionale (grazie, San Toldo).

Ancora a quota sei un altro olandese, ovvero Van Nistelrooy, Zlatan Ibrahimovic con la sua Svezia e Nuno Gomez, attaccante dai lineamenti vellutati e dal piede anche incisivo nella competizione europea. Forse meno nella Fiorentina di un tempo.

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