Sfumature d’Europei: “E poi c’era Locatelli che incartava la cioccolata…”

Italia Svizzera gli Europei e Locatelli. Immagini che scorrono sfumature d’azzurro per una volta condite di grazia, risultato senza storia.

Siamo onesti, saranno anche Svizzera e Turchia ma nessuno si aspettava un inizio del genere. Nemmeno tanto per il risultato, ma forse anche per quello, abituati come siamo agli 1-0 sofferti e deterioranti. Ciò che prende e sorprende è il gioco, la qualità del gioco, l’indole di questa squadra, i suoi tratti, la sua necessità di giocare palla al piede di non affidarsi al lancio ed alla sorte. Italia Svizzera ha avuto però un protagonista assoluto, tra le migliori immagini, finora, di questi Europei, Manuel Locatelli.

Questa Nazionale scolpita nell’indifferenza generale del dopo Ventura da Roberto Mancini, ha riscoperto il gusto per la geometria del calcio. Il tocco al volo senza nemmeno guardare di Locatelli per Berardi, il gusto di Jorginho di fare del centrocampo ciò che vuole e che ritiene in quel momento opportuno, gli sguardi tra Insigne ed Immobile e l’instancabile gusto nel sovrapporsi di Spinazzola. Gli Europei sono appena iniziati, è vero, ma alcune cose danno già tanto piacere.

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Sfumature d’Europei: Locatelli, l’Italia e quello spot che forse tutti ricordano

Nazionale
Nazionale (GettyImages)

Da molto tempo ormai non si era soliti ammirare una nazionale come questa. Niente difesa e contropiede, niente sotterfugi catenenacciari vendute per abili tattiche da strateghi. Questa squadra gioca al calcio, punto. Questa Italia, agli Europei può raccontare qualcosa. Locatelli, ha fatto degli svizzeri ciò che voleva. In una sola azione ha aperto in due centrocampo e difesa elvetica, cosi, per il gusto di giocare a calcio e fare gol. Palla a Berardi, inserimento, gol. Lo spot di quel noto marchio di cioccolato no? Il sogno di un uomo con la marmotta che incarta la cioccolata. Qui ad incartare è stato Locatelli, che di quella cioccolata li, ha fatto ciò che voleva.

L’immagine fa sorridere, cosi come ama definire Carlo Ancelotti, la capacità della sua squadra di sopraffare sotto ogni punto di vista l’avversario di turno: “l’abbiamo incartata”. Locatelli l’ha incartata, per la verità, alla grande. E basta paragoni, sempre e solo paragoni, Tardelli o chi altri. Manuel Locateli, punto. Tutta quella bella roba è stato lui a farla, mica il 14 urlante del Bernabeu. Gli Europei cominciano bene per l’Italia, e chissà come finiranno, per il momento, almeno, possiamo dire di divertirci, di avvertire il gusto del calcio, di ammirare immagini che da un po’, anzi forse anche di più, nemmeno più sapevamo riconoscere.

 

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