Incassi europei per nazionali: è ancora sfida Italia-Austria

Gli incassi europei forniti dai main sponsor alle nazionali aumentano sempre più. Significativo il salto proprio dell’Italia sul fronte dei ricavi commerciali.

C’è una gara dentro la gara, e riguarda gli incassi europei delle nazionali. Che non riguardano propriamente le biglietterie, ma il fattore extra calcistico. Le federazioni hanno più o meno appeal in base a tanti fattori, chiaramente chi ha un’immagine giovanile e di successo guadagnerà di più, mentre gli incassi europei sono appena sufficienti per altre selezioni.

Per quanto riguarda l’Italia i ricavi commerciali sono nettamente in crescita. Addirittura negli ultimi quattro anni la Nazionale ha attratto qualcosa come più di 180 milioni di Euro, segnale di un rinnovato interesse intorno agli azzurri. Significativi questi dati, perché arrivano dopo il flop che non ci portò al mondiale di Russia, poteva essere una sorta di “ecatombe” per gli incassi. Ma gli europei hanno portato sicuramente altro appeal, tanto è vero che i primi quattro marchi che si legano alla nazionale devolvono nelle casse circa trenta milioni di euro.

Ottimi dati, che riguardano comunque una federazione in netta crescita, che sa abbinare iniziative extra calcio più o meno riuscite. Ottimi anche i ragguardi per la nazionale femminile, che non è più una comparsa ma una certezza anche dal punto di vista commerciale.

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Le altre nazionali non stanno a guardare

Cristiano Ronaldo - Getty Images
CR7 va isolato dagli incassi europei delle nazionali per quanto produce singolarmente – Getty Image

Gli incassi europei per le altre selezioni variano ovviamente, con alcune sorprese. Nel girone dell’Italia, la Turchia da sola fa quanto Svizzera e Galles messe insieme dal punto di vista commerciale. La Turchia è sostenuta dal colosso nazionale delle tratte aeree così come da una nota marca di automobili.

Nel Girone B è il Belgio che si gioca il primato degli incassi europei insieme alla Russia: 22 a 20, ma per i fiamminghi il peso maggiore è dato dai talenti, per i russi ci sono potenze a garantire solidità.

Nel gruppo C  è l’Austria che fa un “cappotto” alle altre: guadagna ben 23 milioni di euro, contro i sedici complessivi tra Olanda, Macedonia e Ucraina.

Il gruppo più ricco stranamente è quello D, con una media di venti milioni di euro per nazionale. Ovviamente Inghilterra e Scozia puntavano in passato su prodotti prettamente tipici, ora la globalizzazione ha fatto il resto.

Il girone E registra invece la Slovacchia, la nazionale che incassa di meno: solo tre milioni per la selezione di Hamsik, mentre in quello F c’è da escludere subito i diritti di immagine dei calciatori. Perché Mbappè e Cristiano Ronaldo sono multinazionali in fatto di sponsorizzazioni, guadagnando molto più delle loro rappresentative. Un dato di fatto che solo in questo caso, per gli incassi europei, porta il singolo a vincere sul gruppo: non è una casualità la bottiglietta spostata da CR7 in conferenza stampa.

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