Film italiani sul calcio: ogni attore vuole entrare nella storia

Ci sono molti film italiani sul calcio passati in secondo piano. Alcuni girano nei circuiti locali, altri ancora hanno trattato la materia solo sullo sfondo.

I film italiani sul calcio stanno vivendo una nuova era grazie alle trasposizioni dei campionissimi su schermo. Non avendo una piena fruibilità al cinema, le opere su Francesco Totti e Roberto Baggio fanno discutere direttamente dal salone di casa propria. In attesa anche di vedere altre opere che possono raccontare uno spaccato di vita vissuta, una su tutti quella di Sinisa Mihajlovic che è già in programma.

C’è tutta una scienza legata ai film italiani sul calcio, alcuni hanno fatto la storia, altri decisamente meno. Innegabile come, tra i film italiani, L’allenatore nel pallone abbia rappresentato al meglio la voglia di calcio e di comicità legata intorno ad esso. Semplicemente un capolavoro, non è un caso che, a distanza di anni, il nome di Oronzo Canà continui a girare con una certa frequenza.

Se il 5-5-5 è un marchio di fabbrica, forse è dovuto anche ad allenatori che praticamente con le loro tattiche hanno preso… quasi spunto dall’allenatore della Longobarda. Tatticismi ed esasperazioni collettive, un po’ questo è stato lo schema dei film italiani sul calcio più riusciti. Ma nel sottobosco tele e cinematografico molte altre opere sono state dimenticate.

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Pellicole da rivalutare

stadio pieno - Getty Images
I film italiani sul calcio non hanno mai avuto… stadi pieni – Getty Images

Alcuni film italiani sul calcio hanno spesso avuto poca fortuna. Tra queste, i 2 maghi del pallone opera di Franco e Ciccio. Anche il duo siciliano non poteva esimersi da un film sull’argomento, trattando le gesta della Schiapp, squadra aziendale dei dilettanti siciliani che vive un momento di gloria grazie a Kappakappa, una parodia del “mago” Helenio Herrera. Nel caso del film, invece, era proprio un mago di nome e di fatto, con alcune scene degne di maggior fortuna (la corruzione velata dell’arbitro è spesso quanto di più visto nei peggiori campi provinciali).

Altri film italiani che hanno trattato il calcio, invece, sono andati nel dimenticatoio, un po’ per la qualità e un po’ anche per la trama forzata. Su Lady foatball nessuno avrebbe puntato un centesimo all’epoca e chi lo ricorda oggi senza visionare Youtube merita un oscar postumo: nella pellicola è protagonista un giovane Mino Reitano impegnato nella costruzione di una squadra di calcio femminile.

Anche Totò si cimentò nello sport più amato degli italiani, con Gambe d’oro la filmografia completò tutti i generi: profetico nel battere la Nazionale, ma la trama non strizza l’occhio né al calcio e nemmeno al neorealismo.

Curioso fu l’esperimento di 4-4-2, un film a episodi dove si parlò anche del calcio di periferia e di una partita mezza venduta, quasi ad anticipare gli echi futuri.

Massimo Ceccherini, invece, fu il protagonista di Tutti all’attacco, passato alla storia forse per un accostamento improvvido con L’allenatore nel Pallone in una titolazione fatta dai settimanali tv. Il film non fece il boom ai botteghini e nemmeno appassionò il pubblico.

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