La Juventus e il portiere: storia di un mezzo amore?

Scszezny è il portiere adatto per la Juventus? Altri dubbi per i tifosi, che dovranno necessariamente ripartire dal polacco.

Il portiere polacco della Juve - Getty Images
Il portiere della Juventus rimarrà anche per la stagione 2021-22 – Getty Images

Sfumato Gigi Donnarumma, che ha preferito il campionato francese e un lauto ingaggio, la Juventus ha blindato la porta con quello che aveva già. La riconferma di Scszezny è stata la conseguenza naturale, in mancanza di meglio è quindi il polacco a mantenere i galloni da titolare. Pur con la ricerca di un nuovo vice da affiancarli, dopo l’addio di Gigi Buffon, sarà quindi l’ex di Arsenal e Roma a difendere nuovamente i pali bianconeri.

Non è una soluzione che fa compiere salti di gioia ai tifosi. Intanto per l’annata un po’ deludente del polacco che, in una stagione con più straordinari, ha un po’ deluso le attese. Alcuni gol presi hanno il marchio proprio dell’estremo difensore, che contro il Torino e la Fiorentina non fu proprio irreprensibile. Così come anche in Champions League, almeno due dei quattro gol realizzati dal Porto, tra andata e ritorno gridano vendetta.

Alternative, però, non ce ne stanno, e di portieri nuovi non ne emergono. Così Scszezny rimane… in attesa di una nuova soluzione, o chissà che possa essere finalmente conscio delle sue responsabilità e fare una grande stagione a Torino.

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Fiducia da ritrovare necessariamente

Lione-Juve 1-0 Getty Images
Il polacco prese un gol importante a Lione nel febbraio 2020 – Getty Images

La porta della Juventus ormai sta prendendo molti più gol rispetto al passato. Ed è un dato che deve far riflettere Massimiliano Allegri. Che, pur proponendo gioco, l’aveva spesso blindata, tanto da far raggiungere a Buffon il record di imbattibilità in Serie A.

Erano i tempi della BBC, Andrea Barzagli si è ritirato, Giorgio Chiellini è sulla via del recupero, rimane Leonardo Bonucci che giocherà da titolare con Mathias De Ligt. Così come Scszezny che sarà quindi il puntello necessario in porta.

Il polacco, togliendo la scorsa stagione, non aveva deluso le attese. Un primo anno di apprendistato con Buffon, poi dopo l’estate del 2018 il lancio da titolare. Mostrando sicurezza e reattività tra i pali, ma anche un minor impegno dovuto alla solidità della difesa.

Che si è persa nel corso del tempo, perché i meccanismi difensivi con Maurizio Sarri erano decisamente cambiati. Partendo dai tre gol presi contro il Napoli, ad altre goleade impreviste come i quattro schiaffi presi contro il Milan a San Siro.

Nell’avventura di Andrea Pirlo, invece, è stato messo in discussione, con il grande vecchio Buffon addirittura decisivo, parando un importante rigore a Mimmo Berardi, decisivo se consideriamo l’esito finale del campionato e l’aggancio per i capelli alla zona Champions.

Il polacco, ora, dovrà riposare ad eliminare qualche tossina dagli europei. La sua nazionale non ha fatto un grande torneo, Scszezny almeno ha parato un rigore a Moreno (magra soddisfazione).

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