Josè Mourinho settebellezze? Mai così forte in Italia

Josè Mourinho cerca la settima vittoria con la Roma. Un esordio al top per il tecnico lusitano che mai era partito così forte in Italia.

Morurinho osannato - Getty Images
Josè Mourinho ha avuto una partenza folgorante in Italia e in Europa con la Roma – Getty Images

La Roma si è subito innamorata di Josè Mourinho. Ed è un amore ricambiato, fatto di sentimenti, passione e tanti gol. Perché il gioco dello special one sta già diventando un must, la Roma è consapevole di poter divertire pur senza grossi mezzi.

Perché non c’è il fenomeno conclamato, né la grande star, quanto un gruppo che si è umilmente messo a disposizione del maestro. I risultati stanno arrivando, il portoghese ha portato qualità e quantità, la vittoria è diventata una dolce ossessione per la gioia dei tifosi.

Un po’ come una luna di miele, la Roma e Josè Mourinho viaggiano al ritmo degli innamorati. Perché per primo è arrivata l’idea di gioco, funzionale alle esigenze tattiche del gruppo in rosa. Il 4-2-3-1 o 4-3-3 o 4-4-2, non è questione di moduli quanto di adattabilità agli stessi: ogni vittoria è arrivata su una diversa base tattica, utilizzata dall’inizio o a gara in corso.

Altro punto in favore è la capacità di andare maggiormente al tiro. Con Edin Dzeko c’era più manovra, il bosniaco fungeva da regista offensivo. Ora, invece, si va alla conclusione senza pensarci più di tanto e provando spesso la soluzione efficace dal limite

Un inizio folgorante come mai in Italia

Josè Mourinho in champions - Getty Images
Josè Mourinho con due scudetti in Italia e un triplete storico all’Inter – Getty Images

Per Josè Mourinho questa partenza sprint è tutto sommato una novità. La Roma lo ha conquistato, e lui ha conquistato i giallorossi, non c’è che dire. La vittoria come ossessione è diventata invece una conseguenza naturale del bel gioco.

Ciò è diverso anche dalle due stagioni, seppur vincenti, trascorse a Milano. Arrivò nell’estate del 2008 a miracolo mostrare con 11 milioni di ingaggio e la sensazione che doveva darsi subito da fare. All’esordio assoluto in Serie A pareggiò per 1-1 contro la Sampdoria, poi vinse qualche gara e cadde in un derby. In generale la prima stagione gli servì quasi da rodaggio, la vittoria del campionato era anche la conseguenza di una Serie A molto impoverita di stelle.

Nella stagione successiva altro esordio frenato, l’Inter fu fermata 1-1 contro il Bari in casa, fecero un figurone i pugliesi che si salvarono senza problemi. Vinse però un derby successivamente per 4-0 e alternò buoni risultati a qualche caduta come quella di Catania. Ma alla fine infilò il filotto decisivo e conquistò Coppa Italia, Serie A e Champions League, il triplete da tempo desiderato a Milano.

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A Roma basterebbe anche una vittoria della Conference League per osannarlo a vita, il portoghese tenterà in tutti i modi di accontentare i suoi tifosi.

 

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