Robin Gosens, laterale d’oro: quanto manca all’Atalanta

Robin Gosens è indispensabile per l’Atalanta. Una conferma arriva proprio nel momento in cui i bergamaschi attendono il recupero del forte esterno sinistro.

Gosens esulta - Getty Images
Robin Gosens per l’Atalanta è un elemento fondamentale – Getty Images

L’Atalanta ha un problema sulla sinistra. Perché l’assenza di Robin Gosens è sempre evidente, non c’è mercato che tenga. Nonostante le alternative non mancano numericamente, si sente la mancanza dell’esterno tedesco, indispensabile per il gioco di Gasperini e anche per quello della nazionale tedesca.

Un laterale cresciuto moltissimo nel corso del tempo, arrivato in Italia come uno dei tanti e consacratosi negli ultimi campionati di Serie A. Il feeling con la maglia dell’Atalanta è stato immediato, è diventato indispensabile perché sa essere tattico e letale, brutale ma anche capace di deliziare il pubblico con carezze tecniche di gran livello.

Non sventola mai bandiera bianca, nemmeno ora che è costretto ai box per l’infortunio patito contro lo Young Boys. Una Champions League che sta guardando da casa, ma ne è stato già protagonista nelle passate edizioni dell’Atalanta, diventando sempre decisivo per far avanzare il gruppo di Gasperini soprattutto nei gironi.

Le valutazioni del tedesco non sono cambiate nonostante l’infortunio. Ha sempre le attenzioni delle big europee a onorarlo, il prezzo del cartellino non è sceso più di tanto, anzi.

La simmetria della fascia

Gosens e Bonaventura - Getty Images
Bonaventura e Gosens nell’ultimo confronto tra viola e bergamaschi – Getty Images

In effetti, quella di Robin Gosens è una strana caratteristica tattica. Nell’Atalanta è indispensabile proprio perché è capace di ricoprire tre ruoli su un’intera zona laterale. Perché parte sulla linea dei centrocampisti ma lo vediamo spesso ripiegare nelle diagonali difensive, nonché diventare una sorta di terza punta aggiunta.

Nei meccanismi dell’Atalanta è indispensabile perché riesce a coprire tutta la zona sinistra con buona vigoria, i suoi scatti nell’immediato nonché la qualità della corsa ne garantiscono almeno dodici chilometri arati in ogni match.

Per questo, l’assenza di Gosens è come un macigno sulla sinistra, un calciatore che sarà difficilmente sostituibile per l’Atalanta in caso di cessione, a meno che la Dea non faccia una follia per comprare un tipo alla Theo Hernandez.

Per il momento, le riserve del calciatore tedesco hanno caratteristiche decisamente diverse. Davide Zappacosta è il più esperto del gruppo di esterni, che riesce a giocare sia a destra che a sinistra. Ha anche una buona corsa, ma una minore qualità e dirompenza se c’è da costruire gioco. A suo favore però la capacità di andare al tiro con grande potenza.

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Maehle è un elemento utile e duttile, da non far giocare al centro (prova ne è la disastrosa prova contro il Milan), Giuseppe Pezzella è invece il giovane che – probabilmente – rimarrà tale, in attesa di una definitiva consacrazione. Gosens per ora guarda e attende, ma la voglia di tornare in campo è sempre alta.

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