Mattia De Sciglio dal sapore antico: è lui il vero stile Juve?

Mattia De Sciglio è l’elemento che attende di tornare senza polemiche nella Juventus. Un calciatore, forse uno dei pochi, a incarnare quello stile Juve perso da tempo.

De Sciglio primo piano - Foto LaPresse
Mattia De Sciglio prossimo al rientro nella Juve – Foto LaPresse

Quel calciatore dal sapore antico. Mattia De Sciglio, probabilmente, sarebbe stato un elemento apprezzato da quanti hanno tifato la Juventus in epoche passato. Sembra quasi un calciatore vintage nel modo di approcciare il calcio, senza grossi squilli di tromba ma con una professionalità tale da essere apprezzati da quanti davvero si intendono di calcio.

Massimiliano Allegri lo ha elogiato spesso e volentieri, se l’era fatto comprare dal Milan e ne ha bloccato le ipotesi di prestito quest’estate. Non a caso, Mattia De Sciglio ha risposto sempre presente quando è stato chiamato in causa, la partita contro la Roma di un mese fa lo mise agli albori per la prestazione offerta. Ma era già qualcosa di visto, perché De Sciglio in realtà non era diventato di colpo un brocco, meritava solo qualche chance in più per essere applaudito.

In attesa del ritorno in campo nonché di un rinnovo, il terzino si è fatto già apprezzare per la sua capacità di essere adattabile. Può essere ben impegnato a destra o a sinistra, sia in uno schieramento a quattro uomini che avanzando sulla linea dei centrocampisti. Non è un caso che per versatilità sia apprezzato non solo da Allegri ma anche da altri tecnici. Uno su tutti Antonio Conte, che lo schierò titolare nell’edizione degli europei del 2016.

Un elemento in bianco e nero

Mattia De Sciglio - Foto LaPresse
Il terzino incarna lo stile Juve – Foto LaPresse

Guardando allo stile Juve che spesso è citato da quanti rimpiangono il calcio di un tempo, De Sciglio poteva essere senza dubbio trasportato in qualche epoca passata. Poteva giocare nelle formazioni dei primi scudetti e degli anni Sessanta, avrebbe fornito assist preziosi per Omar Sivori e John Charles.

Altri tipi di Juve si susseguono nel corso del tempo, passando a quelle degli anni Settanta. Passati i figli dei fiori, in campo andavano… fior fiori di giocatori con duelli epici e derby all’ultimo sangue. Sarebbe stato adatto anche lì, a lottare per le stracittadine quando ancora erano temute in tutta Italia.

Non avrebbe sfigurato nemmeno negli anni Ottanta, forse con Giovanni Trapattoni sarebbe stato un utile rincalzo. Non per demeriti propri ma per il fatto di avere una difesa… incredibile a supporto. Quella Juventus era una filastrocca vincente: Zoff, Cabrini, Gentile, Scirea e altri ancora a rendere grandi la vecchia signora.

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Mattia De Sciglio, infine, sarebbe stato anche un calciatore adatto per Marcello Lippi. Che vinse la Champions League grazie agli operai che andavano in paradiso, Moreno Torricelli, Sergio Porrini, Gianluca Pessotto e altri ancora non erano funamboli da social, quanto elementi più che mai preziosi. In molti guardano al passato … e De Sciglio sembra incarnare quello spirito. Che fu sempre vincente.

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