Napoli, occhio al mercato: basta acquisti flop d’inverno

Il Napoli e gli acquisti di gennaio hanno avuto uno strano rapporto nel corso delle ultime stagioni. Non sempre i tifosi sono rimasti entusiasti della sessione invernale, anzi.

Giuntoli - foto LaPresse
Per Giuntoli il compito di fare acquisti a gennaio per il Napoli – foto LaPresse

Il Napoli ha un problema a gennaio, e questo si verifica anche in sede di acquisti. Non sempre il club di De Laurentiis cambia la stagione con gli arrivi della sessione invernale, spesso compra tanto per comprare oppure allarga la panchina ma con giocatori non della dimensione dei titolari.

Una sola volta, nelle ultime sei stagioni il Napoli ha avuto qualche beneficio concreto dalla sessione di gennaio.Questo è accaduto nel gennaio del 2020, quando in azzurro arrivarono due centrocampisti centrali e un esterno che militano tuttora, nella rosa allenata oggi da Luciano Spalletti.

Uno dei tre, Diego Demme arrivò dalla Bundesliga, realizzando il sogno del padre tifoso di Maradona e dopo essersi collocato da subito, in mezzo al campo con buon profitto, recita tuttora un ruolo importante nel team partenopeo.

Sebastian Lobotka seppur fatichi ancora a dare un’impronta efficace al suo gioco, è molto considerato da Spalletti che, quando ha bisogno di geometrie, lo inserisce subito in mezzo al campo.

E’ curioso invece, quanto è accaduto con Matteo Politano. Il forte esterno di centrocampo, nel gennaio 2020 si fece addirittura una foto con la sciarpa della Roma, per poi ritrovarsi, nemmeno due mesi dopo, a recitare un ruolo fondamentale nell’undici di Spalletti.

I mancati colpi per lo scudetto

Regini al Napoli - foto LaPresse
Una rara apparizione di Regini con i colori azzurri – foto LaPresse

Una delle stagioni che molti ricordano, per la delusione degli acquisti è quella del 2015-16, quando praticamente i tifosi rinfacciarono alla dirigenza partenopea di non aver creduto abbastanza al sogno scudetto.

A Napoli quell’anno arrivarono solo Vasco Regini e Alberto Grassi, calciatori che potevano essere – con tutto il rispetto – delle buone riserve per i titolari, ma che non potevano alzare più di tanto, la qualità del gruppo titolare. Non a caso, Maurizio Sarri li impiegò pochissimo.

Nel gennaio 2017 invece arrivò Leonardo Pavoletti, una punta particolarmente apprezzata per i gol fatti con il Genoa. Un investimento che non portò molto ma solo perchè in quella stagione, era veramente difficile togliere il posto a chi giocava davanti. Dopo qualche mese infatti, lo stesso Pavoletti riparti’ per Cagliari dove disputo un ottima stagione prima di infortunarsi seriamente.

Nel 2018 arrivo poi un centrocampista sconosciuto come Zinedine Machach. Il giocatore, che aveva un nome importante, ma un cognome e dei piedi non degni del ben più famoso omonimo francese, non fece breccia nelle gerarchie del Napoli e proseguì la sua avventura iteliana in Serie B.

Nel 2019 poi, non arrivò nessuno ed addirittura ci fu la partenza eccellente di Marek Hamsik. La scelta societaria fu sofferta ma necessaria e malgrado venne avvallata da entrambe le parti, portò ben più di una lacrima nostalgica.

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L’anno scorso

Concludiamo con la sessione invernale 2021. Anche l’anno scorso a gennaio, la società non acquisto nessuno e come se non bastasse,  si trovo invischiata negli spinosi casi di Milik (passato poi al Marsiglia) e di Gennaro Gattuso, messo alla porta da ADL con troppo anticipo. Il Napoli in quella stagione non era partito male e chissà se ci fosse stato un acquisto a gennaio come sarebbe potuta andare la stagione, visto che la Champions sfuggì ai partenopei proprio all’ultima giornata?

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