Plusvalenze, big attente: il calcio mercato diventa un risiko

Calcio mercato e plusvalenze: la sessione invernale potrebbe risentire del passato. Negli ultimi dieci anni le big hanno raggiunto cifre considerevoli, la campagna acquisti del mese di gennaio metterà un freno alla corsa per il bilancio?

Pallone Serie A - foto LaPresse
Calcio mercato e plsuvalenze, i club stanno con il freno tirato – foto LaPresse

Le plusvalenze sono diventate l’oggetto del contendere. Il termine usato in materia di bilancio è diventato protagonista del calcio e in particolar modo del mercato, quando c’era sicuramente da mettere in pratica operazioni per salvaguardare il bilancio.

Operazioni lecite, sia ben chiaro, ma pur sempre operazioni che hanno fatto discutere. Negli ultimi dieci anni, probabilmente, si è fatta incetta di questa formula, le plusvalenze hanno contribuito a migliorare il bilancio con movimenti leciti sui conti ma che hanno lasciato perplessi almeno sulla reale portata calcistica.

La Juventus è la squadra messa più al centro della discussione. E sarà la più monitorata sul tema delle plusvalenze, negli ultimi dieci anni sono più di 650 i milioni mossi con questa formula. Una cifra considerevole, i bianconeri hanno dei bilanci considerevoli senza dubbio.

Al secondo posto in questa classifica c’è la Roma con 506 milioni circa. Un fattore va comunque considerato: Juventus e Roma sono le squadre che cedono elementi del settore giovanile con ottime quotazioni. I due club, per altro, hanno scambiato due elementi per ottenere plusvalenze: Spinazzola in giallorosso, Pellegrini è sbarcato a Torino.

Una classifica che coinvolge tutte le big

Chievo - foto LaPresse
Le grandi vogliono evitare un altro caso Chievo – foto LaPresse

Il tema delle plusvalenze sul calcio mercato interessa anche il Napoli, negli ultimi dieci anni avrebbe mosso 435 milioni di euro circa. L’operazione Osimhen è quella che ha fatto più discutere, imbastita con i francesi del Lilla. Trattativa particolare con i francesi: alla cospicua parte in denaro sono stati destinati tre calciatori, di cui due giovani che attualmente militano nei dilettanti italiani.

L’Inter ha mosso 317 milioni di euro sul fronte plusvalenze, l’Atalanta 260 milioni e ha venduto comunque molto in sede di calcio mercato (Bastoni, Kulusevksi, Diallo Traorè sono elementi del proprio settore giovanile).

La classifica delle plusvalenze registra a quota 174 milioni di euro la Lazio di Lotito, a 156 mln circa il Milan, poi le altre squadre. Uno strumento quindi sempre discusso e che trova dei picchi negli ultimi mesi. La utilità delle operazioni è al vaglio, le squadre professionistiche utilizzano questo congegno per meglio capire l’andamento del proprio bilancio. Qualcosa di non semplice da capire a occhio nudo, tra ammortamenti, premi e altro ancora. Una materia più da esperti di finanza che non da calcio, quello che possiamo giudicare è solo l’andamento dei calciatori.

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In alcuni casi, effettivamente, alcune quotazioni sono sembrate eccessive: può valere dieci milioni di euro un ragazzo che non ha mai giocato in Serie A?

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