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Calcio

La Germania vince ma non convince

Buona la prima per la Germania in quel di Euro 2016, quantomeno per quanto riguarda il risultato: il 2 – 0 finale maturato contro l’Ucraina, infatti, premia gli sforzi dei tedeschi in campo, che però hanno dovuto arginare uno scoglio dimostratosi ben più ostico del previsto, tanto che alla fine delle ostilità il portiere Neuer risulterà essere uno dei migliori in campo.

I problemi maggiori per la Nazionale Tedesca giungono in difesa, in particolar modo dalla corsia esterna di destra, dove l’assenza di un giocatore come Lahm, che per anni ha interpretato il ruolo alla perfezione (tanto da sollevare da capitano la Coppa del Mondo nel 2014), si fa sentire parecchio. Senza considerare che la Germania, per l’occasione, ha dovuto far fronte ad assenze importanti, come quelle di Rudiger e soprattutto di Hummels, costretto alla panchina a causa di un lieve infortunio.

Particolarmente fumosa è sembrata la prova dei vari giocatori di fantasia a disposizione del CT Loew, tanto che a sbloccare la gara ci ha dovuto pensare un difensore: Mustafi, sceso in campo proprio a causa dell’assenza forzata del già citato Hummels.

In mezzo al campo giganteggia Khedira: il centrocampista della Juventus, tanto per qualità quanto per quantità, è stato senza ombra di dubbio uno dei migliori dei suoi, tanto che i maggiori pericoli per l’Ucraina sono giunti proprio dal suo piede. Diversamente dai vari Ozil, Draxler, Goetze e Muller, quest’ultimo peraltro costretto a ripiegare nei raddoppi di marcatura nella corsia di destra, dove Howedes è stato più volte messo in difficoltà da Konoplyanka e compagni.

Per l’Ucraina, l’occasione più nitida giunge al 37° del primo tempo, quando Boateng, dopo aver rischiato una clamorosa autorete, salva il pallone sulla linea. Neuer si prodiga in diversi grandi salvataggi, mentre nella seconda frazione di gioco la partita si adegua a ritmi nettamente più bassi. A chiudere la sfida ci pensa l’eterno Schweinsteiger, entrato al 90° al posto di uno spento Goetze e a segno appena due minuti più tardi, su un’azione di felice contropiede, per il definitivo raddoppio della Germania.

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Raffaele