144 partite dopo, José Mourinho non è più l’allenatore del Manchester United. Ad una settimana dalle festività natalizie, il tecnico portoghese non potrà dunque mangiare il proverbiale panettone: una notizia che, in realtà, tenendo in considerazione gli scarsi risultati ottenuti dai Red Devils in questo avvio di stagione, appare una conseguenza logica, se non addirittura obbligata.
Un’avventura proseguita poi anche nella stagione precedente, culminata con un secondo posto in Premier League che, ad ogni modo, aveva garantito la partecipazione alla Champions League successiva. Ma le tante difficoltà di ambientamento, un rapporto mai davvero decollato con i vertici della squadra, ed alcune spaccature sempre più profonde all’interno dello spogliatoio, rimanevano delle problematiche troppo evidenti affinché venissero ancora ignorate.
Le frizioni con Paul Pogba, considerato il tesoro tecnico del club (d’altronde appena due anni fa era stato acquistato per cifre record), e i risultati allarmanti ottenuti in questo avvio di stagione, con tanto di eliminazione anzitempo dalla Coppa di Lega e deludente sesto posto in campionato, erano dati oramai sufficienti affinché si consumasse il divorzio. Mourinho, dunque, è stato infine sollevato dal proprio incarico, e lo stesso Manchester United ha diffuso la notizia, con un comunicato apparso sui propri social.
Rimane da capire, adesso, che cosa accadrà sulla panchina dei Red Devils, e quali contromisure saranno messe in atto, per salvare una stagione che appare compromessa. Per ora, la guida tecnica sarà affidata a Carrick, ma non mancano già le indiscrezioni sul prossimo futuro: strade che potrebbero portare a Blanc o persino ad Antonio Conte.