Quando ci si avvicina sempre di più alla fatidica data del 3 marzo, quando ossia si potrebbe finalmente dare inizio alla cosiddetta fase 2, il mondo del calcio sta iniziando a organizzare una ripresa delle attività agonistiche. L’emergenza coronavirus ha imposto un blocco forzato allo sport, che però, anche per via della questione dei diritti televisivi, non può permettersi di restare fermo troppo a lungo. Se, quindi, le istituzioni premono per una ripartenza, altri mostrano invece una posizione contraria. In Serie A diversi presidenti, come Urbano Cairo, hanno già ribadito la loro intenzione di considerare il campionato come già concluso. In Francia, invece, sono stati i calciatori stessi a esprimere forti perplessità circa la ripresa della Ligue 1.