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Il regno di Aurelio III: Andreazzoli e la nuova missione Empoli

L’Empoli riparte da Aurelio Andreazzoli. La dirigenza toscana è andata sull’usato sicuro, il terzo ritorno del tecnico può essere una buona garanzia.

L’addio di Alessio Dionisi, in direzione Sassuolo, ha lasciato strascichi polemici ad Empoli. L’allenatore della promozione era stato più che confermato dalla dirigenza toscana, ma le scelte di carriera hanno “promosso” il mister verso Reggio Emilia, lasciando l’Empoli alla ricerca di un nuovo allenatore.

Il casting, però, è durato anche poco tutto sommato. Perché i Corsi avevano un solo nome in mente per sostituirlo, quello di Aurelio Andreazzoli. Un tecnico esperto, sarebbe praticamente il più anziano della prossima Serie A con i suoi 67 anni (a meno che non ritorni Claudio Ranieri da qualche parte). L’allenatore era già stato da queste parti, con buona soddisfazione reciproca.

Nel 2017-18 prese l’Empoli in corsa al posto di Vincenzo Vivarini, i toscani vivacchiavano in Serie B non accelerando la corsa alla promozione. Con Aurelio Andreazzoli, invece, andarono con il turbo, conquistando meritatamente un posto al sole.

La stagione successiva fu molto incerta, il mercato non fu soddisfacente e fu esonerato, al suo posto andò Giuseppe Iachini. Salvo poi la retromarcia della dirigenza toscana, che riprese in corsa lo stesso Andreazzoli: salvezza solo sfiorata, nonostante i 38 punti all’attivo. Era la squadra che voleva salvarsi con Di Lorenzo, Caputo e Bennacer, ma anche con tanta gente o a fine corsa oppure inadatta per la massima categoria.

Obiettivo salvezza, senza soffrire

Aurelio Andreazzoli è alla terza avventura all’Empoli – Getty Images

Il legame tra Aurelio Andreazzoli e l’Empoli continuò quasi con un filo invisibile. Nel 2019-20 il tecnico incominciò con il Genoa, per poi venire esonerato a campionato in corso. All’Empoli, invece, andò Roberto Muzzi, che era stato nello staff tecnico proprio del mister toscano. Avventura non da ricordare ed esonero per il giovane mister in Serie B.

Dopo un anno di pausa, ora il tecnico e la squadra biancazzurra si rincontrano per un terzo capitolo della loro storia. Che passerà da una conoscenza consolidata, dal gioco come base per ottenere qualcosa e soprattutto da una cultura del lavoro da sempre punto cardinale da entrambe le parti.

Il mister ripartirà dal 4-3-1-2, Bajrami sarà fondamentale nel tipo di gioco da esprimere, spazio anche per i giovani in rampa di lancio. Ricci è atteso alla consacrazione in mezzo al campo, Parisi sarà il pendolino sulla fascia sinistra.

Chiaramente, ci vorrà anche gente d’esperienza. Non presa per fare curriculum, come in passato, ma funzionale e ancora carica di motivazioni. I nomi si susseguono, partendo dalla porta con Brignoli non sicurissimo della conferma.

Altri, invece, i posti da occupare almeno nell’undici titolare, servirà un attaccante da affiancare a Mancuso, così come un centrale di difesa d’esperienza per reggere l’urto contro Cristiano Ronaldo, Lukaku e altri ancora.

Published by
Massimo Maneggio