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Fuoricampo

Calciatori “spiati” con il gps: a cosa serve il tracciamento

Calciatori con la gobba grazie al Gps, è ormai qualcosa di imprescindibile nel calcio moderno. Un sistema utile anche per l’analisi del day after.

Le calciatrici e i calciatori sperimentano il Gps – Getty Images

Era tutto previsto, oppure no? Il futuro fa spesso paura ma a volte incuriosisce. Nessuno avrebbe mai immaginato di vedere una decina d’anni fa un calciatore con il reggiseno e la gobba… ma ora sembra tutto normale.

L’effetto ottico rimane straniante, ma le motivazioni sono utili e importanti. Il Gps è diventato ormai un elemento indispensabile nelle analisi del post gara, i calciatori hanno un global positioning system che serve per calibrare meglio tutto lo sforzo fisico. Va a registrare svariati parametri negli atleti con i suoi 50Hz, la Fifa ne ha concesso l’utilizzo dal 2015 dopo aver effettuato molte prove in materia.

È un elemento resistente e che non dà fastidio nella corsa del calciatore, pensante a pallonate, scontri o cadute a terra. Il Gps continua a rilevare i dati in campo, guardando così alle prestazioni dettagliate di ogni campione. Va così a guardare la frequenza di corsa, il posizionamento in campo per le heat-map, facendo capire ai tecnici anche lo stato di forma dei singoli calciatori.

Diventa così un alleato per quanti poi sbobinano statistiche individuali e collettive, utili soprattutto nelle programmazioni delle future gare, ma anche per studiare i parametri degli avversari.

La gobba che piace

Il sistema valuta la posizione dei giocatori in campo – Getty Images

C’è da dire che il Gps dei calciatori non analizza la frequenza cardiaca, né previene eventualmente casi di arresti cardiaci: questo sistema – almeno al momento – permette di valutare solamente parametri nettamente sportivi. Ma non è escluso che nel prossimo futuro non ci sia un sistema che possa valutare al meglio anche il battito cardiaco sottosforzo in un incontro calcistico.

La Fifa infatti si è detta pronta a sostenere e valutare nuove invenzioni in materia, rendendo una partita di calcio… sempre più “scentifica”.

In realtà, questo del Gps, con gobba, reggiseno e modi particolari inclusi, è stato valutato con positività un po’ da tutti i club. Spesso in una fase sperimentale era usato nelle amichevoli anche con metodi un po’ artigianali (attaccato sul braccio quasi come una seduta di running) per capire al meglio alcune peculiarità.

I calciatori con la gobba diventano praticamente un must nel calcio odierno, se prima era solo… Andrea Belotti a sembrare di avere una piccola particolarità in questa postura, ora sono un po’ tutti i calciatori di Serie A, B e C ad assomigliarsi.

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Arriveremo prima o poi alla perfetta sperimentazione a priori di un incontro di calcio? Forse ci stiamo sempre più avvicinando a questo, la tecnologia ha compiuto decisamente passi da gigante. Considerando anche l’oggettività su fuorigioco e gol line tecnology, c’è solo da migliorare il sistema var.

Published by
Massimo Maneggio