Gennaro Gattuso suona la carica ai propri giocatori, nella conferenza stampa di presentazione della sfida contro il Bologna. C’è un solo modo per la squadra rossonera per allontanare malumori e polemiche: vincere. ‘Non importa come – esclama Gattuso ai cronisti – dovremo giocare col coltello fra i denti per questo motivo dico ai tifosi dico: aiutateci’. Il Milan non è più capace di vincere dal lontano 20 settembre, quando due rigori aiutarono i rossoneri ad avere la meglio sulla Spal.
L’avversario di turno sarà proprio il Bologna allenato da un tecnico che ha i colori rossoneri nel sangue: Roberto Donadoni. ‘Ho grande rispetto nei confronti di Donadoni, uno che se ha qualcosa da dire te lo dice in faccia. La sua è una squadra difficile da affrontare, dovremo stare molto attenti. Noi dobbiamo fare la partita e mi aspetto di farlo con rabbia, voglia, sappiamo quanto è importante questa gara’.
Poi invia una ‘carezza’ ad Andrè Silva, l’attaccante portoghese che sembra non essere entrato nelle grazie di ‘Ringhio’: ‘Voglio parlare con lui, dicono che io non sia contento di lui. Io vedo quello che fa in allenamento, e so di che cosa è capace. Se non riesce a farlo in partita, magari è anche colpa mia. Alleno questa squadra da dieci giorni, guardo quello che hanno fatto in carriera i miei giocatori, penso anche a Kalinic. Kessie è un centrocampista forte, Calhanoglu sa fare cose importanti, non è vero che io abbia detto alla società che lui e André Silva devono andare via. A me piace molto André, così come stimo molto Cutrone e Kalinic’.
Per quanto riguarda il modulo che verrà adottato in partita, Gattuso si è detto contrario alla difesa a tre: ‘ I meccanismi non sono perfetti. Poi c’è, il problema della condizione, questo non vuol dire che io voglia offendere Montella, e il suo lavoro. Ma per il mio calcio ci vuole gamba, ci vuole forza. Ci vogliono cose così’.