Dopo il brutto forfait della Juventus campione d’Italia, anche il Napoli è costretto ad abbandonare anzitempo la Champions League. Ventiquattrore tremende per i colori nostrani, che fanno registrare due grosse delusioni lasciando come unico appiglio quello dell’ Atalanta di Gasperini. Un compito troppo probante per i partenopei, schiacciati già nel primo tempo da un avversario rivelatosi evidentemente troppo superiore per coltivare realmente i margini dell’impresa: il 3 – 0 siglato da Suarez sul finale di tempo certifica il dislivello tra il Barcellona e la squadra guidata da Gattuso, i cui rimpianti sono comunque secondari rispetto ai valori espressi dal campo.
La Pulce inventa anche un terzo gol d’antologia, annullato dal VAR per un dubbio tocco di mano. Un appuntamento solo rimandato: al 45° Koulibaly si fa anticipare ingenuamente (guarda caso) proprio da Messi, e con il conforto della tecnologia l’arbitro fischia il rigore. Suarez lo trasforma, e cementifica un trionfo solo apparentemente minacciato dall’altro penalty, questa volta fischiato al Napoli e trasformato da uno stoico Lorenzo Insigne. Nulla da fare: agli azzurri mancano le energie fisiche e mentali per tentare una rimonta che a quel punto sarebbe stata più disperata che epica. L’ultimo vero sussulto lo regala Lozano all’85°, con un colpo di testa che si stampa sul palo. Finisce così: 3 – 1 per il Barça, che vola ai quarti e sogna le grandi orecchie.