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Il sogno di Renato Sanches: un europeo lungo… una vita

Renato Sanches è l’uomo perfetto per le competizioni. Praticamente un calciatore che si trasforma nelle edizioni che contano.

Il portoghese è un ex non tanto rimpianto al Bayern – Getty Images

Si giocassero sempre gli europei, Renato Sanches sarebbe uno dei migliori calciatori al mondo superando di slancio anche Kevin De Bruyne e Paul Pogba. La metamorfosi del lusitano è qualcosa che lascia sempre attoniti, perché per un mese diventa praticamente uno dei migliori centrocampisti al mondo, per poi eclissarsi in due stagioni e ricominciare daccapo.

La grande stranezza di Renato Sanches, evidentemente, va più che bene al Portogallo, eliminato dal Belgio ma con qualche rammarico proprio per non aver goduto appieno del talento dei suoi gioielli. Perché in effetti il centrocampista sembrava proprio trasformato, un maratoneta applicato al calcio, roba da far impallidire N’Golo Kantè. Renato Sanches in quattro gare ha notevolmente stupito e attratto altre sirene del mercato, il Lille può ora contare le squadre che hanno già chiesto informazioni.

Sarebbe corteggiato anche dal Milan, che punta ad avere un nuovo Franck Kessiè o anche il suo sostituto, in caso di partenza. Definitiva oppure temporanea, perché il “presidente” insieme a Bennacer avrà gli impegni in coppa d’Africa nel mese di gennaio 2022. Non sarà facile comunque trattare con i francesi, freschi campioni di Francia, che non hanno necessità di vendere.

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Il portoghese che brilla davvero

Renato Sanches sembra perplesso sul futuro – Getty Images

Renato Sanches ha avuto più applausi di Cristiano Ronaldo. Non è un’eresia dirlo, perché l’asso della Juventus ha segnato quattro gol ma non ha dato l’impressione di essere al centro di questi europei. Con un po’ di fortuna poteva anche raggiungere altri record, oltre ad aver eguagliato Ali Deai, ma nel cuore dei tifosi neutrali Sanches ha fatto centro.

Carriera strana la sua, partita dalle giovanili del Benfica con l’esordio in prima squadra e quelle 24 presenze e due reti che fecero impazzire il Bayern Monaco. Che lo aveva visto proprio nell’edizione francese degli europei, e lo aveva voluto a tutti i costi. Era l’estate del 2016, di trenta milioni fu la spesa per il centrocampista allora diciannovenne. Un’annata poi proseguita in Bundesliga senza sussulti, 17 presenze anonime e un prestito allo Swansea.

Con la squadra gallese l’infortunio, dodici presenze in Premier League e la retrocessione che fu un trauma. Avevano investito otto milioni solo per il prestito, “forzatamente” tornò al Bayern per un’altra stagione incerta, sino al trasferimento al Lille.

Venti milioni, qualche acciacco fisico ma una crescita in campo determinante, il titolo arrivato nell’ultima giornata di Ligue 1 porta anche il suo nome.

Sostanzialmente i venti milioni investiti dai francesi possono essere già raddoppiati dal mercato. Perché a 24 anni è tutto fuorchè vecchio, se giocasse come con il Portogallo sarebbe tra i migliori al mondo. C’è solo da trovare la chiave giusta per attivarlo in modalità campionato.

Published by
Massimo Maneggio