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Un regalo per Federico Mattiello? Essere protagonista

Federico Mattiello oggi compie 26 anni, e come regalo gli auguriamo di ritrovare maggiormente il campo da gioco rispetto agli ultimi anni.

L’esterno oggi compie 26 anni – Getty Images

Il calcio italiano spesso lancia talenti che poi perdono il loro cammino nel corso degli anni. Non sempre per demeriti mentali e tecnici, anzi. Purtroppo gli infortuni sono spesso la mannaia per i giovani calciatori in rampa di lancio, che sul più bello troncano la carriera ai migliori talenti.

Lo sa bene Federico Mattiello, che oggi festeggia il suo 26° compleanno ben sapendo come servirà un maggior rilancio calcistico. Il difensore esterno è cresciuto nella Juventus, squadra in cui esordì nel 7-0 maturato contro il Parma. Un talento che sembrava essere già pronto, piaceva molto a Massimiliano Allegri per la capacità di farsi trovare pronto.

Tanto da essere già cercato all’epoca sul mercato, a gennaio 2015 il trasferimento in prestito al Chievo Verona era la soluzione migliore. Giocare con continuità era l’obiettivo che già si stava realizzando fino all’infortunio – bruttissimo – rimediato contro la Roma. Uno scontro con Radja Nainggolan e la frattura di tibia e perone come un colpo del destino. Un colpo pesante che gli costò sette mesi di allontanamento dal terreno di gioco, qualcosa difficilmente sopportabile.

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Il destino non sempre è benevolo

Solo una gara per Federico Mattiello nel 2020-21, contro l’Atalanta – Getty Images

All’inizio della stagione 2015-16 Juventus e Chievo Verona rinnovarono il prestito, perché Federico Mattiello meritava un’altra chance. Così, rieccolo in campo ancora con i clivensi ma, in allenamento, altre fratture a causargli un nuovo stop.

Ragazzo non troppo fortunato, che perse anche il treno dell’Under 21, per colpa di questa ricaduta. Il ritorno a Torino e poi una nuova missione da svolgere nell’estate del 2017, ovvero andare nella neopromossa Spal a dare freschezza e vitalità.

Federico Mattiello così gioco il suo primo torneo di Serie A da titolare, il fisico non lo abbandonò per una volta. Nella squadra allenata da Leonardo Semplici giocò con buona continuità, come esterno destro nel centrocampo a cinque, ma anche dall’altro lato. In una squadra con Lazzari e Costa, divenne un elemento prezioso per fornire assist alle punte, se la Spal si salvò è anche grazie al suo apporto.

Una stagione positiva, con l’Atalanta – divenuta proprietaria del cartellino per cinque milioni – che lo cedette poi in prestito al Bologna. 17 le gare in rossoblu e un gol contro la Roma, l’unico realizzato in Serie A: quando superò Robin Olsen l’esultanza fu di quelle da ricordare.

Altra salvezza, altro prestito, stavolta a Cagliari. 18 le gare in Sardegna, non convinse totalmente per il suo riscatto del cartellino. Nello Spezia, invece, solo un gettone accumulato, non si può dire di esser stato protagonista.

Ora è in forza all’Atalanta, ha il contratto in scadenza al 2022 ma si guarda già intorno. Federico Mattiello meriterebbe altre chance.

Published by
Massimo Maneggio