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Calciatori belgi in Serie A: sta finendo un’era di classe

Con l’addio di due calciatori belgi, si è un po’ affievolita la colonia fiamminga in Serie A. Rimane solo un leader nei quadri dei migliori, che con po’ di pazienza potrebbe anche diventare un primatista.

Dei calciatori belgi la Serie A rimpiange i gol di Romelu Lukaku – Getty Images

Gli addii di Radja Nainggolan e Romelu Lukaku hanno un po’… abbassato lo standard dei calciatori belgi in Italia. Che avevano fatto una buona colonia, soprattutto negli ultimi anni, diventando preziosi per le loro squadre. Non sempre con campionissimi della nazionale, ma anche con buoni mestieranti: i calciatori belgi spesso si sono adattati al nostro campionato senza grossi problemi.

Ed è proprio l’ex elemento di Roma, Inter e Cagliari ad avere il record di presenze nella massima serie per i calciatori belgi. Nainggolan è a quota 367, ha disputato undici stagioni nella massima serie e sicuramente aveva ancora qualcosa da dire al nostro campionato. La scelta dell’Anversa è stata netta, così come la decisione di Dries Mertens di abbracciare i colori del Napoli. L’azzurro legato intorno a “Ciro” Mertens per raggiungere vette sempre più alte.

Per il partenopeo belga sono 267 le presenze in Serie A: potrebbe raggiungere il centrocampista ex Inter se giocherà – in pratica – per tre campionati senza fare grosse pause.

La colonia dei buoni mestieranti

Dopo gli anni italiani, il “ninja” è tornato in Belgio – Getty Images

C’era un tempo dei campioni e quelli degli utili calciatori. E fra questi sicuramente possiamo inserire Lulù Oliveira, non certo un fenomeno ma comunque un ottimo attaccante negli anni Novanta. Che ha disputato in Serie A 257 partite e segnato con le maglie di Cagliari e Fiorentina. Con anche qualche capatina interessante in Serie B, fu protagonista nella stagione 2001-02 nel Como che andò poi nella massima serie, e giocò anche a Catania e nell’eccellenza sarda.

A quota 213 c’è Gaby Mudingayi, un pedalatore, un mediano che ha vissuto varie avventure in Italia. Torino, Lazio, Inter, Bologna e Cesena nel suo percorso, tanta corsa per dare fiato a chi il pallone sapeva trattarlo un pochino meglio. È stato un elemento utile per tutti gli allenatori, che ne apprezzavano sicuramente la grande capacità di non mollare mai la presa.

A quota 160 in A (e 357 in B, straniero più presente) ci sta un portiere, Jean Francois Gillet. Un para rigori importante con il Bari, il Bologna e il Torino, un estremo difensore dalla grande reattività ricordato ancora oggi con qualche rimpianto.

Poi, ecco un difensore ovvero Georges Grun, a quota 132 partite in Serie A. Le giocò con il Parma dei miracoli e poi nel 96-97 con la Reggiana, ma non fu quest’ultima un’annata fortunatissima.

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E tornando ai giorni nostri… Romelu Lukaku ha lasciato il campionato nostrano con 72 partite giocate e tanti gol che danno un grande senso di nostalgia già ai tifosi dell’Inter.

Published by
Massimo Maneggio