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Calcio

Le società sono stufe: basta errori arbitrali, con la var non si può sbagliare così

Criticare l’operato degli arbitri è da sempre il gioco preferito di molti, ma ora, con l’avvento della VAR, le cose invece di migliorare, stanno peggiorando e molti protagonisti cominciano a non poterne più. 

Espulsione Milinkovic-Savic (laPresse)

L’arbitro virtuale (VAR – Video Assistant Referee) viene introdotto nel 2017 al fine di ridurre, ma non eliminare, il margine d’errore. Questo sistema, sulla carta, dovrebbe semplificare di molto le decisioni dell’arbitro in modo da dare maggiore certezza, eliminando episodi dubbi e polemiche nel post-partita. Secondo quanto stabilito dall’UEFA,  il VAR deve intervenire solo per quattro tipologie di casi dubbi, ossia per assegnare un rigore, modificare gli errori nell’assegnazione di cartellini gialli o rossi (dati ad un calciatore al posto di altri), per verificare la correttezza di espulsioni dirette per comportamento scorretto ed infine, per convalidare una rete dubbia.

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Var, più dubbi che certezze

L’introduzione del VAR non ha fatto che aumentare i dubbi e le polemiche. Dopo quattro anni dal suo esordio, allenatori e giocatori continuano a lamentarsi per la conduzione sbagliata dell’arbitro a fronte dell’aiuto tecnologico. Solo poche settimane fa’, Milinkovic-Savic, dopo aver trascinato la Lazio alla vittoria, sbottava per poi finire espulso per proteste, proprio per delle decisioni arbitrali a dir poco incredibili.

Un altro protagonista, che quest’anno non le ha mandate di certo a dire, ai direttori di gara, è stato lo Special One, che in più di una gara è sfuggito alle telecamere, pur di non incorrere in pesanti squalifiche. Ma se si scorrono i titoli di giornale, la lista non si ferma solo ai due “romani”…

l’episodio Var di Milan-Napoli

Una delle partite più discusse di quest’anno infatti, fu senza dubbio quella tra Milan e Napoli che terminò 1 a 0 in favore dei partenopei.

In quell’occasione i rossoneri riuscirono ad agguantare il pareggio nel finale grazie al gol di Kessie, ma la rete venne poi annullata. In quel caso infatti, il mezzo tecnologico ribaltò la decisione arbitrale, per un fuorigioco da terra di Giroud.

Il centravanti francese, secondo la valutazione del tecnico in sala Var, fù considerato influente nell’azione, malgrado fosse fermo a terra.

La rivoluzione ha bisogno di tempo

La moviola in campo, è stata un vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio ma non almeno per il momento, questa innovazione non sembra aver suscitato troppe reazioni favorevoli. Malgrado sia presente sui nostri campi, già da più di 2 anni, l’impiego della Var è molto spesso criticato e considerato addirittura una perdita di tempo.

I motivi degli errori

Questo probabilmente è dovuto alla visione poco realistica, che l’arbitro ha nelle azioni. Il giudice di gara infatti, molto spesso non ha mai giocato a calcio e quindi interpreta semplici tocchi, come falli molto più importanti e viceversa. In ogni caso, anche se la tecnologia dovrà ancora lavorare molto, per far si che gli errori possano essere il meno possibile, la via intrapresa sembra essere quella giusta.

 

Published by
Alessio Zulli