El Loco Abreu, leggenda del calcio sudamericano, ha annunciato il ritiro: era l’ultimo calciatore in attività ad aver affrontato Maradona.
Fine di un’era. E che era: quella contrassegnata da Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi. In questi giorni ha annunciato il ritiro Sebastian Abreu, detto El Loco. Come Bielsa. Ma a differenza di Marcelo, Abreu era nel cuore di molti amanti del calcio sudamericano e mondiale per una peculiare curiosità: era l’ultimo calciatore ancora in attività ad aver affrontato sul terreno di gioco Diego Armando Maradona.
La notizia del ritiro è arrivata alla vigilia della sua ultima partita, contro il Liverpool Belvedere, squadra con cui esordì oltre 25 anni fa. Ultimo atto di una carriera straordinaria, che lo ha portato a risultati destinati a rimanere nella storia, come la vittoria della Coppa America con il suo Uruguay. Ma nel cuore dei tifosi sarà per sempre solo l’ultimo rivale di Diego. E anche per questo il suo ritiro fa un po’ più male.
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Classe 1976, El Loco vanta una carriera straordinaria, composta da oltre 30 squadre, 40 trasferimenti, 12 paesi differenti toccati in quattro continenti (le due Americhe, Europa e Asia). Un atleta da guinness dei primati, entrato nel famoso libro per aver compiuto il più alto numero di trasferimenti in una carriera da più di 700 partite e 400 reti. Eppure, nonostante questi numeri pazzeschi, è per la coincidenza relativa a Maradona che si guadagnerà una fama immortale.
Abreu è stato infatti l’ultimo calciatore in attività ad aver diviso il campo con Diego, seppur da avversario. Avvenne nel 1997, durante una partita tra Boca Juniors e San Lorenzo. All’epoca l’attaccante uruguayano aveva 19 anni, era un giovanissimo pronto a esplodere in Argentina dopo i primi passi in patria. Diego era invece al tramonto della carriera, 36enne ancora capace di lampi di genio, ma non più in grado di trascinare verso grandi successi.
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I due a pelle si trovarono subito molto simpatici, al punto da scambiarsi anche la maglietta. Un aneddoto raccontato dallo stesso Loco: “Finito il primo tempo mi ha fischiato e mi ha detto ‘Uru, non ci cambiamo?’“. La stessa maglietta fu oggetto di una rocambolesca avventura e rischiò di essere persa. Alla fine, ad aiutarlo a recuperarla fu un operaio di nome Salvador, uomo della provvidenza per salvare una vera e propria reliquia.