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Fuoricampo

La Uefa fa un passo indietro: via le bottiglie dalle conferenze stampa, ma non tutte

Dopo i clamorosi gesti di Cristiano Ronaldo e Paul Pogba, l’Uefa ha scelto di rinunciare ad alcune bottiglie in conferenza stampa.

L’Uefa ha scelto di ascoltare le proteste di alcuni calciatori a Euro 2020. Dalle prossime conferenze stampa, alcune bottiglie non saranno più mostrate sul tavolo. A volte alzare la voce può servire, e così l’organizzazione calcistica europea ha scelto di venire incontro alle esigenze dei calciatori più sensibili a determinate tematiche, nonostante i precedenti accordi commerciali con gli sponsor.

Non tutte le bottiglie spariranno però dal tavolo. E non in tutte le occasioni. L’Uefa ha infatti deciso di accogliere esclusivamente le proteste di Paul Pogba, che aveva allontanato dal tavolo le bottiglie di birra in quanto musulmano. Per evitare di offendere il mondo islamico, l’organizzazione ha quindi scelto di dare la possibilità ai calciatori di fede musulmana di scegliere se mantenere la birra al loro posto oppure allontanarla dal tavolo. E la bibita gasata tanto detestata da Cristiano Ronaldo?

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Via le bottiglie di birra dalle conferenze stampa: la decisione dell’Uefa

Cristiano Ronaldo con la maglia del Portogallo (fonte foto GettyImages)

Nonostante fosse stato proprio CR7 ad aprire la discussione sulla presenza di bottiglie di sponsor sul tavolo, allontanando da sé la più nota bibita gasata al mondo, a quanto pare quelle bottiglie lì dovranno rimanere al loro posto. Solo per la birra e per i giocatori musulmani si potrà fare eccezione. E questo a prescindere dal fatto che la birra promossa a Euro 2020 in realtà non sia nemmeno alcolica.

A renderlo noto è stato un portavoce dell’organizzazione calcistica europea, confermando indiscrezioni già lanciate negli scorsi giorni dal Daily Telegraph. Sarà comunque il singolo giocatore a decidere. L’ultima parola spetterà a lui, e ci sarà anche il benestare dello sponsor.

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Un piccolo grande passo in avanti comunque è stato fatto. Solo pochi giorni fa, infatti, la stessa Uefa aveva ricordato ai giocatori che tutte le 24 federazioni partecipanti agli Europei avrebbero potuto anche multare chi ‘osava’ allontanare le bottigliette, in quanto gli sponsor sono di fondamentale importanza per il sostegno economico dell’evento. Ma lo scandalo mosso soprattutto dal gesto clamoroso di Cristiano Ronaldo, seguito nel suo esempio da tantissimi altri calciatori, ha fatto sì che anche questa posizione di estremo conservatorismo fosse rivista.

Chissà ora cosa accadrà. Accetterà CR7 di vedere che le proteste di alcuni colleghi sono state accolte mentre le sue no? Lo scopriremo probabilmente solo nelle prossime conferenze stampa cui sarà chiamato. Sempre che ve ne siano ancora.

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Mauro Abbate