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Calcio

“Da italiano mi sono vergognato”: la confessione di Chiellini

Giorgio Chiellini a cuore aperto nella conferenza stampa della vigilia di Italia-Spagna: le sue parole su Koulibaly e il razzismo.

Giorgio Chiellini Italia (fonte foto GettyImages)

Alla vigilia di Italia-Spagna, semifinale di Nations League, nel nostro paese continua a tenere banco un tema importante, sicuramente di più di qualunque partita di calcio: quello del razzismo. Dopo l’ennesimo episodio che ha coinvolto Koulibaly a Firenze, i riflettori sono accesi su uno dei problemi atavici del nostro calcio e del nostro paese. Di questo tema ha parlato Giorgio Chiellini, un calciatore che non si nasconde quasi mai dietro a concetti banali.

Avrebbe potuto utilizzare giri di parole o maggiore diplomazia per commentare quanto accaduto, ma mai come stavolta il difensore della Nazionale e della Juventus, dall’alto della sua esperienza, ha voluto rilasciare dichiarazioni dure, magari per aprire gli occhi a chi ancora tenta di nascondere sotto al tappeto un problema che ormai sotto gli occhi di tutti.

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Inaccettabile“. Questo l’aggettivo che ha voluto utilizzare Re Giorgio. Un calciatore che sul campo non è mai stato apprezzato per la correttezza, ma che non ha mai mancato di rispetto ai suoi rivali, al di là delle diatribe agonistiche. E che anche per questo ha voluto esprimere la sua solidarietà all’amico Kalidou.

Caso Koulibaly: la dura reazione di Chiellini

Chiellini e Koulibaly (fonte foto GettyImages)

Intervenuto in conferenza stampa per parlare soprattutto di calcio e di una partita importante, pur se di secondo piano, come la semifinale di Nations League con la Spagna, Chiellini è entrato a gamba tesa con un tackle durissimo sul caso Koulibaly, definendolo vergognoso e invocando leggi e regole severe per cercare di arginare un fenomeno che sta prendendo dimensioni preoccupanti. Lo dimostra anche la vicinanza di altri casi in questa stagione. Come quello che ha coinvolto Maignan (proprio allo Stadium di Torino) e quello di Dusan Basta a Bergamo.

Mi sono vergognato, come italiano e toscano“, ha aggiunto Chiellini, che non ha voluto nascondersi dietro frasi di circostanza. Perché quelle parole pronunciate contro Kalidou, Anguissa e Osimhen sono andate ben oltre lo sfottò e hanno ferito nel profondo chiunque in Italia si professi antirazzista.

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Per me l’Italia non è un paese razzista, ma qualcosa in più va fatto“, ha concluso il capitano azzurro, sottolineando che in questo modo si dà all’Europa e al mondo intero un’immagine molto brutta di noi stessi. Anche se il problema, forse, non riguarda solo il nostro paese, visti gli episodi capitati di recente anche in altri luoghi.

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Mauro Abbate