Chelsea-Liverpool 1-2: Antonio Conte perde l’imbattibilità interna

Sconfitta inattesa per il Chelsea di Antonio Conte, battuto in casa dal Liverpool per 2-1 allo Stamford Bridge.

Il Chelsea di Antonio Conte ha steccato lo scontro diretto con Jurgen Klopp, perdendo malamente l’anticipo di Premier League contro il Liverpool per 2-1 allo Stamford Bridge. Per l’allenatore salentino si tratta della prima sconfitta casalinga dopo una imbattibilità che durava quasi da 4 anni. L’ultima sconfitta interna per l’ex ct della nazionale porta la data del 6 gennaio 2013. In quell’occasione fu la Sampdoria ad espugnare lo Juventus Stadiium per 2-1. Fu Maurito Icardi a guidare la rimonta blucerchiata nella stagione che precedette il suo trasferimento all’Inter.

Da quel giorno, Conte ha inanellato 30 risultati utili consecutivi fra le mura amiche. Ha vinto 26 gare su 28 sulla panchina bianconera e due con i Blues in questa stagione che è cominciata da poche settimane, battendo West Ham e Burnley. Una brutta battuta d’arresto quella subita dal Chelsea contro una rivale diretta per la lotta scudetto.

I Reds hanno giocato una grande prima frazione di gara mentre nella ripresa sono stati i blues a prendere in mano le redini del match, senza però trovare la rete del pareggio. Partenza shock per gli uomini di Conte che dopo 36 minuti sono già sotto di due reti grazie ad un tap in di Lovren e ad una rete capolavoro che porta la firma di Henderson che scarica dai trenta metri un siluro che fulmina l’attonito Curtois.

Il Chelsea rimane al secondo posto

Dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa è Diego Costa a riaprire i giochi con una rete di rapina che beffa Mignolet. Con questo successo, i Reds agganciano il Chelsea al secondo posto a 10 punti, mentre in testa continua il dominio del Manchester City che oggi in casa contro il Bournemouth può incrementare il distacco dalle inseguitrici. Antonio Conte, a fine gara, non ha nascosto la delusione per l’inattesa sconfitta: ‘Abbiamo commesso degli errrori subendo due gol strani. Per diventare una buona squadra è da questi errori da non ripetere che dobbiamo partire’.

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