Stefano Vecchi si coccola i suoi talenti ed elogia i meriti del bomber Pinamonti, un giocatore cresciuto in modo esponenziale nell’ultima stagione.
Stefano Vecchi, tecnico della Primavera dell’Inter, è diventato una sorta di Re Mida del calcio giovanile. La sua squadra sta dominando in lungo e in largo in Italia, lasciando solo le briciole alle avversarie. In questa stagione ha avuto il merito di imporsi in Coppa Italia, al Viareggio e nella finale scudetto di domenica scorsa. In una intervista rilasciata a Sportmediaset, l’allenatore nerazzurro attribuisce i meriti del successo alla capacità della sua società di investire sui giovani:
‘L’unico segreto è quello di aver scelto la società giusta. L’Inter col settore giovanile lavora benissimo e in tanti hanno accolto i frutti di questo lavoro’. Questa stagione è stata parecchio travagliata per Stefano Vecchi, che ha dovuto fare la spola tra prima squadra e Primavera, dopo gli esoneri di De Boer e Pioli: ‘È stato complicato ma molto stimolante e molto bello: alla fine abbiamo raccolto soddisfazioni importanti sia con la prima squadra sia con i ragazzi. Potevamo correre il rischio di fare brutte figure, invece abbiamo fatto bene in tutti e due gli ambiti e siamo soddisfatti’.
Poi arrivano gli opportuni elogi per il bomber Pinamonti, un classe ’99 ormai diventato un predestinato: ‘Già lo scorso anno l’avevo inserito all’interno della Primavera pur avendo un’età da Allievi. Quest’anno ha fatto l’anno in Primavera, è un 99, potrebbe fare ancora un anno con la Primavera ma ha già esordito in Prima squadra e in Europa League e io spero che possa giocare ancora di più con i grandi’.
Ma ovviamente oltre a Pinamonti sono stati davvero tanti i protagonisti della straordinaria stagione dell’Inter a livello giovanile, molti dei quali dovranno salutare la compagnia per maturare altrove, avendo raggiunto il limite d’età: ‘Probabilmente i 1998 usciranno e andranno a giocare da altre parti, forse in Serie B. Rimarranno i nati nel 1999 come Pinamonti, Vanheusden che è stato premiato come miglior giocatore delle finali ed è già nel giro delle nazionali del Belgio, così come Emmers. Poi c’è Vailetti che ha buonissime prospettive e qualità. E molti altri che magari sono indietro fisicamente ma sono forti e spero di migliorarli nella prossima stagione’.
Per Stefano Vecchi, potrebbe arrivare adesso la consacrazione definitiva come allenatore anche a livello di calcio professionistico: ‘Con la società abbiamo sempre detto che nel caso arrivasse l’occasione la valuteremmo insieme e mi lascerebbero andare solo di fronte a un’offerta irrinunciabile. Ma il prossimo anno rimarrò qua perché ci sarà un campionato Primavera nuovo con un girone unico da 16 squadre e giocheremo la Youth League. Gli stimoli non mancheranno’.