Serie A, ancora in ballo la questione degli ingaggi

Sono giorni particolarmente difficili e caotici, quelli che sta vivendo il nostro calcio. L’emergenza legata al coronavirus non accenna a placarsi, e l’impressione è che, prima di recuperare una parvenza di normalità, occorreranno ancora diversi mesi. Il mondo dello sport è ormai congelato a tempo indeterminato, e non vi sono ancora certezze circa una effettiva ripresa delle attività agonistiche, benché molte società continuino a battere verso tale direzione. La questione più calda e più importante di questi giorni, allora, è quella degli stipendi dei calciatori, specialmente per quanto riguarda la Serie A. Diversa, invece, sarà la situazione delle categorie inferiori, perlomeno dalla Lega Pro in giù.

Serie ACome infatti ha tenuto a ricordare Damiano Tommasi, attuale numero uno dell’Associazione Italiana Calciatori, se i tesserati di Serie A non dovrebbero avere problemi economici di sorta, lo stesso non si può dire per i giocatori delle leghe più basse. Molte di queste persone, con gli stipendi percepiti dalle rispettive squadre, pagano gli affitti, i mutui, e mantengono le proprie famiglie. Impensabile, insomma, che i loro erari possano subire drastici tagli come già fatto per alcuni club di Serie A (come la Juventus, che ha già trovato l’accordo per una decurtazione di quattro mensilità). Per questa eventualità sarà necessario individuare altre soluzioni.

Impostazioni privacy