Panchina Lazio: il nodo-Pioli rallenta Prandelli

 

Tra Prandelli e la Lazio c’è di mezzo… Stefano Pioli. L’accordo tra la società del presidente Lotito e l’ex ct della Nazionale è ormai stato raggiunto sulla base di un biennale da poco meno di 2 milioni netti bonus compresi, eppure per la firma bisognerà aspettare ancora qualche tempo. Poco male per i tifosi, non tutti persuasi dalla bontà della scelta dopo aver sperato nell’arrivo di Jorge Sampaoli e in alternativa nella permanenza di Simone Inzaghi, ma il presidente Lotito, si sa, deve far tornare i conti.

E allora ecco la frenata, dovuta in parte a qualche dubbio residuo in particolare nella testa del ds Tare, ma soprattutto alla necessità di non inserire a libro paga più di un tecnico per volta. Si sa infatti quanto Lotito sia allergico agli esoneri, e anche quando sono strettamente necessari, come successo quest’anno, ecco il ricorso all’allenatore della Primavera. Così in questo caso la volontà è quella di aspettare che si incastri un altro tassello, quello della panchina dell’Atalanta.

E che c’entra, l’Atalanta? Ovviamente c’entra perché il club del presidente Percassi è stato l’antagonista fino alla fine per Prandelli e adesso, congedato Edy Reja (altro ex laziale, tanto per completare l’intrigo…), sembra voler puntare dritto proprio su Pioli, bruciato da Beppe Iachini nella corsa alla panchina dell’Udinese.

Pioli è sotto contratto con la Lazio per un’altra stagione a 2 milioni netti, che aggiunti al compenso per Prandelli farebbero volare a quasi 4 milioni il “monte-allenatori” di Lotito, che peraltro ha ancora aperta la causa con Vlado Petkovic per il licenziamento per giusta causa del dicembre 2013. Di qui l’attesa, che però non potrà durare troppo a lungo, perché la programmazione della prossima stagione incombe così come il mercato, in entrata come in uscita.

Candreva è quasi un ex, il tentativo di far restare Biglia è quasi disperato, così urge affrettarsi, dal momento che Prandelli ha chiesto garanzie precise sulla competitività della squadra in vista di una stagione che dovrà riportare la Lazio in corsa per un posto in Europa. Lotito aspetta, quindi, sperando che l’Atalanta rompa presto gli indugi e ovviamente che Pioli non chieda la buonuscita.

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