Inter, Thohir detta il mercato: ecco gli incedibili e chi può partire

Va bene che il mercato è la piazza dove tutto è possibile e ciò che sembra proibitivo un giorno è realizzabile l’altro, ancor di più a fine maggio, ma quando a parlare è il presidente bisogna drizzare le antenne. Ancor di più nel caso dell’Inter, dato che proprio Thohir deve reggere i fili del bilancio e sa meglio di chiunque altro chi può, anzi deve, partire e chi invece resterà come base della squadra che ritenterà l’assalto alla zona Champions.

Nel giorno del proprio 46° compleanno, il presidente nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista al “Corriere dello Sport” delineando i movimenti dell’estate nerazzurra ed esaltando Mancini: “Ripartiremo da Mancini, che è la nostra superstar e ha già fatto tanto per noi in un anno e mezzo. Con lui abbiamo un progetto da portare a termine. La nostra volontà è di tornare in Champions, ma non è facile e l’Europa League è sempre una competizione importante. Per provarci non venderemo 6 dei nostri titolari, ma al massimo 2 o 3. Perisic, Icardi e Miranda sono incedibili per qualunque prezzo”.

Di altri nomi Thohir non ne fa, ma spulciando una rosa non proprio piena di prime scelte, è facile intuire che i giocatori in lista di cessione sono Handanovic, Brozovic e Murillo. Per il croato però l’ideale sarebbe non rinforzare la Roma, club che, secondo le parole del presidente nerazzurro, non si è ancora fatto avanti.

Quanto ai nomi in entrata, destinati ad aggiungersi a Erkin e Banega già acquistati a parametro zero, Thohir ha chiuso a Candreva, sostenendo che la concorrenza in attacco è già molto forte, oltre alla difficoltà nel fare trattative con la Lazio di Lotito. Quello nerazzurro sarà quindi un mercato più di sostanza che di apparenza, concreto e non “glamour”, per usare la parola con cui Thohir ha parzialmente chiuso a Touré, spiegando poi gli obiettivi generali della squadra:

“Il nostro obiettivo è avere almeno 16 calciatori dello stesso valore, perché saremo impegnati in campionato e in Europa League. Decideremo in maniera collettiva, come sempre, coinvolgendo Mancini e tutti i dirigenti. Tourè sarebbe bello, ma dobbiamo anche rispettare i vincoli del Fair Play “.

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