Se questa è la Francia, può sorridere anche Antonio Conte. La prima partita di Euro 2016 va a un passo dal confezionare una sorpresa storica: i padroni di casa di Didier Deschamps evitano un pareggio che avrebbe fatto parecchio scalpore contro la Romania solo grazie a una prodezza di Dimitri Payet, trottolino del West Ham protagonista di una prova-monstre, non solo per il gol, uno spettacolare sinistro che toglie la polvere dall’incrocio alla sinistra di Tatarusanu.
Sarebbe dovuta essere la Francia di Pogba e Griezmann, e ovviamente potrà ancora esserlo, ma la prima è stata un disastro, in particolare per lo juventino, in versione anarchica e fumosa come nelle peggiori gare dell’inizio stagione con i bianconeri, e sostituito a sorpresa nel finale da Deschamps, premiato dal coraggio di puntare su Martial e Coman.
Il torneo è corto, ma il tempo per riprendersi non mancherà, anche se serate così fanno nascere il timore che il ragazzo senta troppo il peso delle responsabilità, come del resto tutta la Francia, parsa lenta, con poche idee e anche con una qualità media non eccelsa in particolare a centrocampo. Certo c’è il tema dell’usura legata ai campionati top: perché tanto Pogba quanto Griezmann vengono da lunghe stagioni da protagonisti, il centrocampista con un finale in crescendo, il puntero dell’Atletico sempre in campo fino alla finale di Champions, peraltro non giocata all’altezza della propria fama.
Si staglia quindi il rischio di vedere un Europeo equilibrato, magari con valori appiattiti verso il basso, in cui la fisicità potrà avere la meglio sulla tecnica. In questo senso, il figurone lo fa invece la Romania, che spaventa Albania e Svizzera per la corsa al secondo posto. Etichettato come “Trapattoni di Bucarest”, Iordanescu manda in campo una macchina quasi perfetta, magari poco incisiva davanti, ma capace di sfoggiare pressing, intensità, ordine e concentrazione per 70’, meritandosi in pieno il pareggio maturato fino a 5’ dalla fine.
La Francia ha costruito più occasioni, con un palo di Griezmann e un tiro sul fondo dello stesso Petit Diable nel primo tempo, ma in un contesto di gioco deludente, in cui il solo Payet ha saputo reggere la scena per 90’ per qualità e intelligenza delle giocate. Forse perché il meno atteso. Ma se il potere logora chi ce l’ha, avanti Italia…