Croazia e Polonia sognano con le stelle Modric e Milik

Se la Francia delude, l’Inghilterra si mostra ingenua, la Germania mixa le due cose, uscendo “mascherata” dal debutto all’Europeo. A Lille i campioni del mondo iniziano con un 2-0 sull’Ucraina non esaltante la missione che dovrà portarli a imitare Francia e Spagna, le ultime due nazioni capaci di vincere l’Europeo dopo aver trionfato al Mondiale.

L’Ucraina si è rivelato un cliente più scomodo del previsto, anche se la sensazione è che a far brillare la squadra di Fomenko siano stati soprattutto i limiti psicologici più che mentali di una Germania a tratti a metà tra il distratto e il presuntuoso, con quelle fasi di possesso palla insistite e accademiche alternate a distrazioni difensive che aumentano i dubbi sulla tenuta mentale di una squadra ormai calata nella mentalità spagnoleggiante, ma non ancora sufficientemente cinica.

Difetto peraltro in comune con le altre due squadre scese in campo domenica, Croazia e Polonia, entrambe vittoriose di misura al termine di partite dominate contro Turchia e Irlanda del Nord, ma decise dalle prodezze delle stelle Modric e Milik. La sensazione è che entrambe le squadre abbiano le carte in regola per recitare da potenziali rivelazioni, a patto di ritrovare vecchie certezze.

I croati devono fare ordine nel proprio potenziale offensivo e registrare una fase difensiva ancora non perfetta, e non solo per la presenza di tanti giocatori offensivi anche a centrocampo, mentre la Polonia si preoccupa temendo che l’esplosione della stella Milik offuschi la stella di un Lewandowski forse arrivato stanco all’appuntamento.

Sul piano tecnico comunque meglio la Croazia, forse la squadra che esce meglio dalle prime tre giornate. Perché la cura Cacic, subentrato a Kovac sul finire delle qualificazioni, che i biancorossi hanno chiuso dietro all’Italia (vorrà dire qualcosa?) ha saputo unire il genio dei singoli a una solidità e un’umiltà che erano sconosciute.

Nel primo tempo la Croazia ha saputo attendere compatta dietro la linea della palla, accontentandosi di ripartire. Per il cinismo bisogna ripassare, ma non era in Francia che la Croazia stupì tutti nel ’98 chiudendo al 3° posto il Mondiale?

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