Ecco i progetti di Suning per l’Inter che verrà e i rischi del fair play finanziario sui prossimi movimenti di mercato.
Suning potrebbe muoversi in modo deciso sul mercato di gennaio per dare maggior forza alla squadra allenata da Pioli. Ma dovrà cercare di tenere conto anche degli strali lanciati dalla Uefa in merito ai limiti imposti dal fair play finanziario. L’arretramento di Medel da parte di Pioli, sulla linea dei tre difensori, comporterà certamente l’esigenza di acquistare un nuvo mastino in mezzo al campo. Ausilio sta trattando, in questi giorni, un possibile scambio con il Psg che prevede la cessione di Kondogbia per il centrocampista polacco Krychowiak.
Più difficile la strada che porta al centrocampista della Lazio, Biglia, mentre sono quasi proibitivi i costi di Tolisso del Lione e N’Zonzi del Siviglia. Piace anche Milan Badelj, l’uomo d’ordine della Fiorentina da tempo in rotta con il club dei Della Valle e non si disdegna anche la pista che porta a Rincon, il venezuelano del Genoa, che ha messo in mostra notevoli progressi. Ma Suning, prima di comprare, dovrà vendere.
Come evidenzia l’edizione odierna del Corriere della Sera. Sul fronte del fair Play finanziario, la Uefa non farà sconti a nessuno e nemmeno alla nuova proprietà cinese dell’Inter. Il club dovrà rientrare nei parametri di bilancio, altrimenti sarà inevitabile l’esclusione dalle coppe europee. Al momento, la situazione finanziaria dell’Inter non fa passi in avanti sotto il profilo del risanamento. I ricavi non crescono e, contemporaneamente, il monte stipendi rimane corposo.
L’obiettivo di Suning è quello di risollevare le sorti economiche dell’Inter per rilanciare un nuovo progetto in grande stile. ‘Il notro è un progetto a lungo termine – ha ricordato il gruppo cinese nel summit di ieri – non lesineremo sforzi per riportare l’Inter nel gotha del calcio mondiale a partire dalla prossima estate quando saremo liberi dai paletti del fairplay Uefa’.
