De Vrij non si è presentato alla Procura antidoping, ma non si tratta di un caso di positivà ma solo di procedure regolamentari.
Stefan de Vrij ha deciso di non presentarsi alla procura antidoping dopo essere stato convocato da parte di Nado Italia per dare spiegazioni in merito al test effettuato lo scorso 19 febbraio dopo Lazio-Verona. Al suo posto, sono andati due medici della Lazio ma la Nado ha replicato loro che è necessaria la presenza del giocatore, per questo motivo l’avvocato ha chiesto, e ottenuto, il rinvio dell’audizione. Va subito premesso che non si tratta di un caso di “positività” o “non negatività” a un controllo antidoping, ma si tratta soltanto di una normale procedurale-regolamentare: in pratica De Vrij dovrà dare solo alcune precisazione in merito al test effettuato lo scorso 19 febbraio dopo Lazio-Verona.
Il portavoce della società biancoceleste, Arturo Diaconale, intervenendo ai microfoni RMC Sport prova a spiegare la situazione: ‘È semplicemente una questione di ordine burocratico che non riguarda assolutamente alterazioni dei test delle urine di De Vrji. Non corre rischi di nessun genere. In occasione di Lazio-Verona ha fatto due test, probabilmente non ha firmato i documenti alla fine dei due esami’.