Nell’immaginario collettivo, dopo la sessione estiva di calciomercato, l’ Inter era indicata come la più credibile antagonista della Juventus nella corsa Scudetto. In pochi mesi, tuttavia, quelle sensazioni si sono del tutto ribaltate, dando vita ad uno scenario che in pochi, presumibilmente, avrebbero potuto immaginare. Nonostante i tanti innesti inseriti in estate nella rosa nerazzurra, e con l’instaurazione di un dirigente del calibro di Beppe Marotta, si pensava che gli annosi problemi cui la società meneghina va incontro durante ogni stagione potessero essere finalmente superati. Tuttavia, alla fine, le cose non sono andate così.
Ben presto, Juventus e Napoli sono emerse come le squadre più forti del campionato, mentre l’ Inter ha finito per cadere preda dei suoi soliti errori. Le incrinature più palesi hanno cominciato a venire alla luce a seguito della bruciante eliminazione dalla fase a gironi della Champions League: contro una squadra già eliminata, i nerazzurri non sono riusciti a imporsi, cominciando a perdere fiducia ed accumulando sempre più ritardo in campionato, nonostante la buona vittoria realizzata contro il Napoli.
Anche i nomi nuovi hanno fallito: la sciagurata trattativa che ha portato Nainggolan a Milano, regalando alla Roma, di fatto, un Zaniolo rivelatosi come il talento più emergente del calcio italiano, è la fotografia dei problemi dell’ Inter in fase di mercato. Anche altri giocatori, che idealmente avrebbero dovuto rappresentare un plus, hanno deluso le aspettative: Lautaro Martinez non ha reso come ci si attendeva, mentre Asamoah, nonostante la grande esperienza, è stato spesso protagonista di incredibili errori. Anche Vrsaljko, perennemente acciaccato, e Keita, non hanno fornito un grande contributo.
E così, si arriva al 2019, il cui inizio è stato tremendo per l’ Inter: 0 gol in tre gare di campionato, due sconfitte, un pareggio, più l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio, giunta ai calci di rigore. Una squadra, inoltre, in ostaggio degli umori di alcuni giocatori, scontenti per un motivo o per un altro: da Perisic, che ha chiesto pubblicamente la cessione, a Icardi, protagonista di un braccio di ferro con la società a caccia di un ricco ritocco dell’ingaggio. Una crisi nera per Luciano Spalletti, che sullo sfondo vede sempre più concretizzarsi lo spettro del suo probabile successore: Antonio Conte, sempre più vicino a vestire i colori nerazzurri.