La decisione più difficile, al termine di una stagione non particolarmente semplice e che spesso lo ha visto lontano dai campi verdi. Arjen Robben lascia il calcio giocato all’età di 35 anni, lasciando gli appassionati orfani di uno dei più grandi interpreti dell’ultimo ventennio.
Genio del calcio olandese, ala destra che alcuni hanno paragonato persino a un mostro sacro come Garrincha, Arjen Robben è stato senza dubbio tra i migliori della sua generazione. Dopo una parentesi non estremamente felice con il Real Madrid, che scelse di non investire sulle sue capacità, il giocatore, nell’estate del 2009, decise di accettare la corte del Bayern Monaco. Col senno di poi, la miglior decisione della sua carriera: in Baviera, Robben emergerà come uno dei calciatori più forti del pianeta, vincendo ben otto campionati tedeschi e soprattutto una Champions League, con tanto di gol vittoria nella finale contro il Borussia Dortmund nel 2013.
Campione di cristallo, spesso tormentato dagli infortuni più disparati, Robben è stato grande trascinatore anche della nazionale olandese, con il quale sfiorò il sogno iridato: tra i migliori ai Mondiali del 2010 in Sudafrica, perse la finalissima contro la Spagna, mentre quattro anni dopo trascinò i tulipani nuovamente sul podio, con un più che lodevole terzo posto finale.