Più costosi o più convincenti: Roma, gli acquisti fruttano?

Gli acquisti più costosi della Roma sono stati aggiornati con l’arrivo di Tommy Abraham. Ma spesso e volentieri i giallorossi hanno investito su attaccanti.

Abraham - Getty Images
Tra gli acquisti più costosi della Roma quello di Abraham dal Chelsea – Getty Images

I tifosi giallorossi possono sognare e puntare in alto con fiducia. L’ultimo arrivato in attacco, Tommy Abraham, è il classico centravanti che può rimanere per tanti anni e regalare più soddisfazioni. È entrato oltre che nelle simpatie dei tifosi, anche nella speciale classifica degli acquisti più costosi.

Eh sì, perché i quaranta milioni investiti sul ragazzo sono stati il secondo investimento più importante della storia del club giallorosso. Il Chelsea lo ha ceduto senza troppi rimpianti, soprattutto perché lì davanti era già arrivato Romelu Lukaku dall’Inter e qualche soldo da far rientrare poteva giustamente servire.

Il centravanti deve ancora capire alla perfezione i meccanismi del calcio italiano, ma se lo ha voluto Josè Mourinho allora i supporter giallorossi possono stare comunque tranquilli. In questa classifica sugli acquisti più cari è al secondo posto, perché il più costoso tra i costosi è stato Patrick Schick. Che è stato acquistato per la bellezza di 42 milioni dalla Sampdoria, dopo che la stessa lo aveva riavuto “indietro” dalla Juventus. Il ceco non passò le visite mediche, ma alla squadra bianconera era stato ceduto per soli 25 milioni di euro…

Attaccanti che segnano un’epoca

Batistuta alla Roma - Getty Images
Gabriel Omar Batistuta vinse lo scudetto del 2001 in giallorosso – Getty Images

Sicuramente gli attaccanti più costosi in passato ha avuto anche una resa eccezionale. O comunque sono stati funzionali per i progetti nell’immediato più che per il futuro. Il caso di Gabriel Omar Batistuta è stato emblematico, arrivato nell’estate del 2000 dalla Fiorentina per settanta miliardi di lire (al cambio 36,2 milioni di euro). Il “Re leone” divenne il trascinatore della Roma di Fabio Capello che conquistò lo scudetto, ma poi pagò decisamente dazio a un fisico che non reggeva più gli stress degli altri livelli.

Dopo lo scudetto arrivò anche un ragazzo promettente, ma decisamente scapestrato: Antonio Cassano. Pagato al Bari la bellezza di 31 milioni di euro, plusvalenza mostre per la squadra allora gestita dai Matarrese che era appena retrocessa in Serie B.

Molto più continuo fu Vincenzo Montella, acquistato anch’egli da una squadra che aveva appena subito l’onta della retrocessione. Costò di meno, una cinquantina di miliardi alla Sampdoria nell’estate del 1999 (25,8 milioni di euro) e rese sicuramente meglio del collega barese.

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Tra gli attaccanti anche due recenti flop. Javier Pastore nel 2018 fu acquistato dal Psg per 24,7 milioni di euro (con il dubbio che sia costato quasi un milione a partita, in pratica), mentre Juan Iturbe fu preso per 24,5 milioni dal Verona, che lo aveva riscattato dal Porto nell’estate del 2015. Sono rispettivamente al nono e al decimo posto degli acquisti più costosi della Roma, nel gradimento dei tifosi invece sprofondano in zona retrocessione.

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