Borja senza pace: Mayoral, è un futuro da decifrare

Borja Mayoral è un altro degli epurati romanisti, nonostante sia reduce da un’annata soddisfacente in giallorosso. Da erede di Edin Dzeko a partente nel mercato invernale, tutto in poche settimane per lo spagnolo.

Borja Majoral - foto LaPresse
Borja Mayoral ormai verso l’addio a Roma -foto LaPresse

Questione di feeling ma anche di poche occasioni, vanificate per giunta. Non c’è stata alchimia tra Borja Mayoral e Josè Mourinho, l’attaccante spagnolo non è riuscito a impressionare il tecnico, e se lo ha fatto… non è stato di certo in maniera positiva. Dando ragione a chi consigliava la Roma di non riscattare il cartellino del calciatore.

Tutto parte come per qualche altro calciatore dalla trasferta di Bodo, con la Roma che è ritornata dalla Norvegia stanca, umiliata e afflitta da sei gol presi in Conference League. Decisamente troppo per il tecnico lusitano, che si aspettava decisamente di più dal bomber spagnolo, al quale rimprovera senza dubbio l’impegno mostrato in campo.

Appare abbastanza strana questa involuzione dello spagnolo, arrivato la scorsa stagione come vice Dzeko e utile comunque nella seconda parte della stagione per reggere un po’ i giallorossi. Soprattutto in Europa i suoi gol tennero a galla la Roma, sino quasi a un passo dalla finale europea. Il suo ruolino di 13 presenze e 7 gol europei è da tenere in mente, così come le dieci segnature in Serie A, che lo avevano senza dubbio messo in posizione privilegiata con Paulo Fonseca.

Gli alibi non ci sono mai stati?

Mayoral disperato - foto LaPresse
Lo spagnolo ora è alla ricerca di un team – foto LaPresse

In effetti, lo spagnolo arrivava con dati incoraggianti al ritiro estivo, ben convinto di come avrebbe avuto sicuramente più spazio con l’arrivo del tecnico portoghese. Già dalle prime settimane, nell’aria quasi si sapeva che la Roma avrebbe puntato decisamente su altre tipologie di attaccanti. L’arrivo di Tommy Abraham aveva di fatto capire come la Roma, per il ruolo avanzato, puntava decisamente su altri tipi di centravanti. Strano poi che sia stato l’ex Chelsea, non amato in passato dal tecnico portoghese, ad arrivare nella capitale, a discapito proprio dello spagnolo.

Che si è visto superare anche dall’uzbeko Shomurodov, che dopo pochi giorni dal suo arrivo non giocava largo sulla sinistra, ma direttamente al centro dell’attacco. Ricevendo subito degli elogi da Mourinho, mentre Borja Mayoral doveva abbozzare in panchina. Collezionando solo uno scampolo di gara in Serie A e due presenze in Conference League, l’ultima delle quali a segnare il suo addio in giallorosso. In seguito, è stato messo in standy by, per poi essere ripescato – ma senza troppa convinzione – nei primi di novembre.

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Sul mercato ci saranno telefonate e interessi vari. In Italia la Fiorentina guarda con interesse la situazione, e tratterà direttamente con il Real Madrid, forse più per il futuro che non per l’immediato presente. Potrebbe fare esattamente come la Roma, con un prestito e diritto di riscatto da spalmare in seguito (i giallorossi potevano farlo a 15 milioni sino al giugno scorso, per il 2022 il riscatto sarà a venti milioni per il cartellino). In Spagna occhio a Siviglia, Levante (sarebbe un ritorno) e Real Sociedad.

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