Lipsia, assalto al Bayern: perché la chiamano “la squadra di plastica”

Il Lipsia cerca un successo stasera con l’Hoffenheim per mettere pressione al Bayern. In Germania la chiamano la squadra di plastica, che prova a prendersi il titolo.

Corre il Bayern, che in Bundesliga deve difendersi dall’assalto del Lipsia. I numeri certificano che il club della Red bull è sempre più una realtà solida, anche a livello Europeo, ma in patria molti criticano l’operato della società. Che piaccia o meno però, il progetto nato da Red Bull nel 2009, è cresciuto in fretta. Ed è ai vertici in Germania. Lo chiamano “el plastico” e anche “la squadra di plastica”, che però lavora su un programma ambizioso. Negli anni il Lipsia ha provato ad avvicinare Borussia e Bayern scegliendo bene sul mercato e valorizzando i talenti. Poi ceduti a peso d’oro. Da Keita al Liverpool per 60 milioni, fino a Werner, Demme e Cunha, il club ha incassato grosse cifre, allacciando contatti importanti grazie anche al mercato.

Circa 200 milioni negli ultimi 3 anni. Ai quali il Lipsia andrà a sommare quelli incassati dal Bayern per Upamecano, che ha ceduto all’assalto dei bavaresi. E’ l’ennesimo calciatore scovato e prelevato a basso costo e rivenduto a peso d’oro dal club della Red Bull, che adesso pensa al successo in Bundesliga. Già stasera arriverà un confronto duro con l’Hoffenheim. Che potrebbe consentire alla “squadra di plastica, la più “odiata” in Germania, di mettere il fiato sul collo alla capolista.

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Lipsia, nel mirino il Bayern: la “squadra di plastica” protagonista. Ma perché è così odiata in Germania?

Lipsia Bayern
Lipsia, è assalto al Bayern: la squadra di plastica diventa grande (Getty Images)

Lipsia contro Bayern, un duello che andrà avanti fino al termine della stagione. La Red Bull ha pescato in Sassonia, con il solo obiettivo di puntare sul calcio in un campionato ricco. Da quel momento in poi Oliver Mintzlaff, presidente del club, ha iniziato a sfornare calciatori importanti e tecnici di assoluto spessore. Da Hasenhüttl, a Ragnick e adesso Julian Nagelsmann, nel mirino dei top club europei. La rapida ascesa del Lipsia, che dopo il Bayern è attualmente la maggiore candidata al successo in Bundesliga, è subito stata criticata dagli appassionati di calcio tedesca.

La chiamano “la squadra di plastica”, perché secondo i tifosi il Lipsia è un club che va contro le tradizioni del calcio in Germania. Un progetto tacciato di essere nato pensando solo al lato economico. E accusato di poter “inquinare” quella che è la storia della Bundesliga. Il motivo reale però è in una regola che il club avrebbe violato. In Germania, diversamente da altri campionati europei, vige la “50+1 Regel”. Una norma in cui si afferma che ogni club deve essere proprietario della maggioranza dei suoi diritti di voto, o più semplicemente che i soci devono avere il 50% più 1 dei diritti. Tutto ciò per evitare che in Bundesliga possano approdare i grandi investitori che hanno imperversato negli altri campionati, dove le società sono in mano a società cinesi o agli sceicchi.

La Red Bull avrebbe aggirato questa norma, ed è accusata di aver violato il veto imposto solo pensando ad un nuovo progetto economico e non sportivo. Un’accusa smentita dai fatti, perché grazie ai giovani, in 7 anni, il Lipsia è passato dalla quinta divisione alle semifinali di Champions,e al secondo posto in Bundesliga. Un progetto che sarà anche di plastica, ma che sul campo vince, e ora lancia il Lipsia all’assalto del Bayern.

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