Il Pescara torna in Serie A: e Oddo consola Cosmi

È il Pescara la terza squadra promossa in Serie A. Dopo Cagliari e Crotone che avevano chiuso davanti a tutti la maratona delle 42 giornate di regular season, gli abruzzesi esultano al termine dei playoff, giunti alla decima edizione e mai così spettacolari e pieni di gol.

Per la seconda volta nella storia a completare il tris delle promosse è la quarta classificata, ancora in trasferta come successo due anni fa al Cesena vittorioso a Latina. Questa volta agli abruzzesi, che tornano nel grande calcio dopo 3 anni, è bastato un pareggio in casa del Trapani, che si somma al 2-0 dell’andata all’Adriatico. Festa grande in Piazza Salotto per il sesto salto in A nella storia del Pescara, che ora dovrà cercare di tenersi stretto il patrimonio, sfuggito da matricola ben 4 volte su 5.

Il gol con cui Valerio Verre ha sigillato la festa in avvio di ripresa è la fotografia del pazzo campionato degli adriatici: un lob da 40 metri che ha sorpreso fuori dai pali Nicolas, il portiere del Trapani fino a quel momento perfetto. Protagonisti dalla prima all’ultima giornata, i giocatori di Oddo hanno saputo superare sia lo shock della delusione di un anno fa, con la A sfumata per due pareggi in finale contro il Bologna, sia gli alti e bassi di una stagione scandita dai 30 gol di Gianluca Lapadula, rivelazione del campionato, ma anche da una cifra di gioco mai perduta, neppure nel periodo buio delle 9 gare senza vittoria.

In quel momento è rinato il Pescara deciso a far valere la propria superiorità tecnica, ribadita in un playoff dominato: spazzato via il Novara in semifinale e domato il Trapani all’andata, ben oltre l’uomo in meno dei granata per 70’, i biancazzurri sono andati in crisi solo nei primi 20’ al Provinciale, soffrendo l’impatto ambientale e l’aggressività dei giocatori di Cosmi, in gol al 5’ con Citro. Da metà tempo però i siciliani hanno abbassato il ritmo e da quel momento si è visto quasi solo il Pescara, più volte vicino al gol della tranquillità.

Questa sera però Lapadula aveva le polveri bagnate. Poco male, l’immagine della serata sarebbe stata un’altra: l’abbraccio al triplice fischio tra Oddo e Cosmi, che aveva allenato a Lecce il tecnico biancoazzurro a fine carriera, e sprofondato in un pianto dirotto. La B va in vacanza all’insegna del fair play.

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