Verso Italia-Germania, ma il centrocampo è un rebus

Lunedì sera, la goduria. La vittoria degli Azzurri sulla Spagna, detentrice del titolo europeo da ben 8 anni, ha portato un’euforia incredibile presso i sostenitori italiani, che da troppo tempo aspettavano una rivincita in competizioni ufficiali contro le furie rosse: l’ultima nostra vittoria infatti risaliva addirittura al mondiale del 1994, 22 anni or sono. Ma subito dopo, nonostante l’inebriante 2-0 finale, è già iniziata Italia-Germania.

Italia-Germania è praticamente la partita delle partite. In competizioni ufficiali, i teutonici non sono mai riusciti a sconfiggere gli Azzurri, i quali, anzi, hanno rifilato agli avversari tedeschi le loro peggiori delusioni. L’ultima delle quali risale proprio ad un campionato Europeo, quello disputato quattro anni fa in Polonia e Ucraina, quando Buffon e compagni ebbero la meglio, in una esaltante semifinale, con il risultato di 2-1, maturato grazie a un’incredibile doppietta di Balotelli. Ma non si può scordare anche la semifinale Mondiale del 2006, quando l’Italia guidata da Marcello Lippi ricacciò la Germania nella sua tana, facendo sua la semifinale al fotofinish e, in seguito, sollevando la coppa del mondo sopra il cielo di Berlino.

Una gara che molto spesso, insomma, ha esaltato le ambizioni degli Azzurri, frustrando invece quelle dei tedeschi. Tuttavia, stavolta, realizzare l’impresa sembra un compito quanto mai proibitivo. E non soltanto perché la nazionale tedesca è campione del mondo in carica, ma anche perché Antonio Conte sarà costretto a reinventare un centrocampo falcidiato da infortuni e squalifiche.

Non saranno della gara, infatti, né De Rossi, né Thiago Motta, né Candreva. Cioè gli unici registi presenti nella nostra rosa, oltre che i centrocampisti tecnicamente più dotati. Con Parolo e Giaccherini ovviamente confermatissimi, è molto probabile, a questo punto, la presenza di Stefano Sturaro: il mediano juventino, di fatto, è l’ultimo interno rimasto al tecnico azzurro Conte. Grandi responsabilità verranno dunque poggiate sulle spalle del giovane bianconero, che quest’anno, in Champions League, ha già “punito” la difesa tedesca, con il gol del pareggio nella sfida di andata degli ottavi di finale della competizione tra Juventus e Bayern Monaco.

Italia-Germania è già cominciata, insomma. Incrociamo le dita.

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