Inizia l’era Ventura: come sarà la sua Italia?

Ci siamo. Giampiero Ventura, ex allenatore del Torino, ha finalmente preso possesso della panchina azzurra, presso la quale siederà per i prossimi anni. La cosa era già ufficiale da tempo, così com’era già noto che Antonio Conte, suo predecessore fresco della delusione di Euro 2016, sarebbe volato a Londra, sponda Chelsea. Poche ore fa, però, il neo tecnico è stato presentato finalmente in via ufficiale.

Grandi meriti vengono dati proprio al collega, capace di lasciare in eredità una squadra molto solida e unita. E proprio sulla solidità, su quanto di buono fatto a Euro 2016, Ventura dovrà costruire la propria Italia. Un’ Italia che ripartirà dallo zoccolo duro della Juventus, e da chi fino a qualche settimana fa ha ben figurato in Francia.

D’altronde, il nuovo allenatore, anche nei suoi recenti trascorsi sulla panchina granata, ha sempre prediletto il 3-5-2. E, convinto Andrea Barzagli a rimanere, almeno per i primi tempi, in modo da aiutare i più giovani a crescere (Romagnoli e Rugani su tutti), la forza difensiva è assicurata ancora per un po’. Certo, al momento è ancora difficile stabilire se la celebrata BBC bianconera arriverà in Russia fra due anni, quando si disputeranno i Mondiali, ma nell’immediato futuro non ci sono molti dubbi.

Con alcune epurazioni d’obbligo, tipo quella di Thiago Motta e, con ogni probabilità, di Graziano Pellè (difficile che possa trovare ancora spazio, essendo approdato al mediocre campionato cinese), molti giovani potranno finalmente aspirare ad un posto da titolare, o comunque potranno entrare nel giro della Nazionale.

È il caso di Belotti, ad esempio, che Ventura ha avuto modo di allenare proprio al Torino. Chiaramente, però, non mancano le sorprese, tanto che il nuovo CT starebbe già pensando di sperimentare anche altri moduli. Il 4-2-4, ad esempio, dal momento che, grazie ai vari Candreva, Insigne, Bonaventura, El Shaaray, Berardi e altri ancora, l’Italia al momento è piena di esterni offensivi.

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