L’anticipo del venerdì sera della quindicesima giornata del campionato di Serie A ci ha portato, ancora una volta, un risultato a dir poco sorprendente. Il Napoli, infatti, ospitava un’ Inter che pareva rinvigorita dalla cura Pioli, subentrato all’olandese Frank De Boer. Invece, i nerazzurri, come troppo spesso è avvenuto finora nel corso di questo primo scorcio di stagione, sono stati letteralmente massacrati dai partenopei, a dir poco indiavolati per tutta la durata del match.
E dire che il Napoli era partito con delle scelte d’attacco praticamente obbligate, a causa dell’infortunio di Milik e della squalifica di Mertens. Spazio, dunque, al tridente composto da Callejon, Gabbiadini e Insigne, letteralmente rinato nelle ultime partite. L’ Inter, invece, era scesa in campo ancora una volta con Kondogbia e con Ranocchia, oltre che con Banega, sempre più oggetto misterioso nello scacchiere nerazzurro. Scelte che si riveleranno subito sbagliate.
Pronti via, e dopo appena 5 minuti l’ Inter è già sotto di due reti. Zielinski, confermato a centrocampo, mostra a Sarri che la fiducia era meritata, timbrando subito il cartellino con una marcatura. Pochi istanti e Hamsik trova il raddoppio: il capitano dei campani viene lanciato in profondità in un contropiede fulminante, e trafigge Handanovic con un tiro radente e preciso.
L’ Inter è imbambolata, fatica a reagire a questa mazzata micidiale, e nel secondo tempo tracolla del tutto: su azione da calcio d’angolo, i difensori nerazzurri palesano delle gravi disattenzioni, e Insigne, senza neppure troppa accuratezza, trova un rocambolesco gol che sigilla il risultato sul 3-0 finale per il Napoli.
Pioli si gioca le carte della disperazione, inserendo anche i vari Joao Mario, Eder e Palacio, ma non serve a nulla. Finisce così, con il Napoli che aggancia momentaneamente la quarta posizione ex aequo con Lazio e Atalanta, mentre l’ Inter incassa, considerando anche l’Europa League, la decima sconfitta in venti partite.