Gianni Infantino vuole rivoluzionare i mondiali: 48 squadre e abolizione dei pareggi

Ecco le clamorose innovazioni proposte da Gianni Infantino che potrebbero essere introdotte nei mondiali del 2026.

Gianni Infantino, da poco eletto nuovo presidente della Fifa, vuole vestire, ogni giorno di più, i panni del traghettatore del calcio verso una nuova era. Dopo le battaglie per l’introduzione della moviola in campo, il neo presidente del massimo organo politico mondiale del calcio, vuole progettare i mondiali a 48 squadre. Sarebbe l’edizione del 2026 quella che Infantino avrebbe individuato come idonea per allargare il novero delle partecipanti.

Un torneo con 16 gironi da tre squadre, nel quale passerebbero il turno solo le prime due e poi si procederebbe con l’eliminazione diretta dai sedicesimi in poi. Una formula che è stata criticata dai detrattori perchè presterebbe il fianco a possibili risultati ‘biscottati’, con le prime due che potrebbero accordarsi nella terza sfida per accomodarne l’esito. Ed ecco che Infantino avrebbe già trovato l’antidoto per evitare che questo possa accadere.

Nel nuovo progetto che riguarda i mondiali del 2026, il pareggio verrebbe abolito del tutto. In caso di pareggio al novantesimo, le due contendenti dovrebbero calciare i rigori per stabilire chi vince e chi perde. Dopo il 1982, la Fifa ha introdotto la contemporaneità nell’ultima giornata dei gironi, per evitare risultati concordati. Con la formula a tre squadre, la contemporaneità non potrà essere applicata, ecco perchè la soluzione ai rigori è sembrata quella più propizia. Dopo la moviola in campo, l’idea di abolire il pareggio potrebbe estendersi anche ai campionati nazionali e alle competizioni europee, a tutto vantaggio dello spettacolo.

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