Spalletti laconico sul proprio futuro: ‘Qua o vinciamo qualcosa o ce ne andiamo a casa’

Ecco le dichiarazioni pepate di Spalletti al termine del match vinto dai giallorossi contro il Torino.

Luciano Spalletti non è mai banale nelle sue dichiarazioni in conferenza stampa e raramente si trincera nelle frasi fatte o nelle dichiarazioni di rito. Spetto tende ad affondare il coltello nella piaga quando viene messo sotto pressione dalle domande dei cronisti. Ad una domanda relativa al suo futuro alla Roma nel prossimo anno, il tecnico di Certaldo è stato perentorio: ‘Sul prossimo anno abbiamo già risposto in passato. O a Roma si vince o si cambia, lo dite sempre anche voi. Invece è così, noi la pressione ce la mettiamo da soli. Se non vinciamo ce ne andiamo tutti a casa. Eppoi i contratti importanti sono quelli dei calciatori, io dopo tre secondi posti al primo anno, appena sono arrivato quinto mi hanno mandato via. Il contratto dei calciatori come Totti sono quelli importanti’.

Intanto Spalletti si coccola lo straordinario momento della propria squadra, che ha già in tasca il pass per gli ottavi di Europa League ancora prima di giocare la gara di ritorno e che in campionato non sbaglia più un colpo: ‘Stasera siamo stati bravi, dopo una vittoria straordinaria contro il Villarreal. C’era il rischio di non entrare in partita, invece abbiamo messo in mostra le nostre qualità anche se sul 2-0 potevamo fare meglio. La mentalità deve essere questa. Se ci togliamo dalla testa l’obbligo di vincere tutte le gare i nostri avversari ci sorpassano. Per contendere al Napoli, al Milan, alla Lazio i posti in Europa e alla Juventus lo scudetto dobbiamo crescere sotto tanti aspetti’.

E si coccola anche il momento straordinario di Dzeko che sta segnando con una continuità impressionante: ‘Sta facendo cose importanti, sentendo la fiducia dei compagni. Essendo un ragazzo perbene e garbato, non un furbetto, ha sofferto il fatto di non essere stato apprezzato subito dalla piazza’.

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