Monaco, impresa da sogno: elimina il City e va ai quarti

L’edizione corrente della Champions League, in futuro, probabilmente verrà ricordata come la manifestazione delle grandi rimonte. In questi ottavi di finale, conclusisi pochi minuti fa con le ultime due sfide di ritorno, sono stati diversi i ribaltoni, in alcuni casi persino clamorosi, che hanno permesso di rovesciare i pronostici dopo i match di andata. Abbiamo ancora negli occhi l’incredibile 6 – 1 che ha permesso al Barcellona di superare il Paris Saint Germain, mentre ieri sera è stato il Leicester a compiere un vero e proprio miracolo. Stavolta, è toccato al Monaco: i francesi, che nel match di andata erano stati sconfitti per 5 – 3 dal Manchester City, considerando anche la differenza tecnica fra le due rose, sembravano ormai condannati all’eliminazione.

Il Monaco, peraltro, arriva alla sfida privo del suo giocatore principe, ossia Radamel Falcao: il bomber colombiano è costretto a dare forfait per un infortunio, e nulla lascia presagire a quel che, di lì a poco, accadrà poi in campo. Invece, l’inerzia della partita viene subito piegata in favore del club transalpino, che in neanche mezzora piazza i due gol necessari alla qualificazione. All’8° minuto del primo tempo, Mbappe devia da due passi il tiro di un compagno, battendo un incolpevole Caballero. Al 29°, in un’azione molto simile, è Fabinho a siglare il raddoppio: Mendy mette un pallone delizioso nel cuore dell’area, che il brasiliano scaraventa in porta con un destro di prima intenzione.

Nel secondo tempo il Manchester City diventa più propositivo e attacca a testa bassa, ma il Monaco si difende bene. Fino al 71°: azione letale di Aguero, il tiro viene respinto malamente da Subasic e, sul pallone vagante, si avventa uno smarcato Sanè, che insacca il gol che varrebbe la qualificazione per gli inglesi.

Tuttavia, il Monaco dà fondo a energie insperate, e al 77°, clamorosamente, trova la marcatura che regala i quarti di finale: calcio di punizione, Bakayoko si avventa come un falco e segna di testa. A nulla vale il forcing finale dei ragazzi di Guardiole: finisce 3 – 1.

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